Monfalcone: novant’anni di scoutismo in città

Proprio in questo santuario, il 27 gennaio del lontano 1924, i primi scout di Monfalcone pronunciarono la loro Promessa.Viene spontaneo pensare a quei primi ragazzi, ai primi Capi e poi anche – a partire dagli anni ’50 – alle prime guide ed alle loro Capo: sicuramente non immaginavano quale impatto avrebbe avuto in città al loro tempo e nel futuro l’esperienza che si accingevano a vivere.C’era una gran voglia di fare, un gran coraggio e fiducia nel pensare che si potesse costruire un futuro umanamente migliore. Quanta generosità nel dono del proprio tempo, del proprio entusiasmo, della presenza costante e fedele, dell’attenzione all’altro, del desiderio di collaborare lealmente per un bene più grande e per tutti! È questa la “parte migliore” che ci è stata tramandata attraverso le generazioni.Abbiamo voluto chiamare questa ricorrenza “Giornata del Ringraziamento e della Memoria”. Il Ringraziare Dio per il dono dello scoutismo ed il Ricordare gli scout, le guide e gli Assistenti ecclesiastici. che hanno tracciato la strada aiuta giovani ed adulti a sentirsi parte viva non solo ” della grande famiglia degli scout” di oggi, ma della immensa famiglia di Dio.Quest’anno la giornata, che chiude le celebrazioni per il 90° delle prime Promesse, prevede due momenti: alle ore 10.00 nel Santuario tutti gli scout parteciperanno alla Santa Messa con la Comunità parrocchiale ed al termine ci sarà il rinnovo della Promessa. Successivamente alle ore 11.15, nella Casa della Gioventù, i Clan dei gruppi AGESCI Monfalcone 1 e 3 presenteranno e consegneranno al sindaco ed agli assessori la Carta del Coraggio, documento redatto dai Rover e dalle Scolte nella parte fissa della Route Nazionale svoltasi a san Rossore nell’agosto 2014. Al termine verrà proiettata una memoria video-vocale con interviste e clip di antichi filmini digitalizzati, realizzata in dvd dal Clan del gruppo AGESCI Monfalcone 1.In nome di quella antica e sempre attuale Promessa sarà bello rivedere chi ha vissuto lo scoutismo e continua a viverne lo spirito nella vita di ogni giorno ed incontrare chi si affaccia con curiosità e simpatia a questo “grande gioco che prepara alla vita”.