Gradisca: riflessioni per affrontare temi decisivi
1 Febbraio 2015
La prima inerente il tema dell’accoglienza che è decisivo per qualsiasi intervento pastorale, ne decide la sua significatività, il suo fine positivo. E’ stato già sperimentato quest’anno con le coppie di fidanzati che si preparano al matrimonio.Quasi tutto si è giocato al primo incontro, un’accoglienza rara, fatta dalle coppie che l’anno scorso hanno vissuto la bella esperienza della preparazione al matrimonio, con la loro presenza con la preparazione del pranzo, con le loro presentazioni, hanno creato tra i giovani fidanzati un’empatia incredibile, una disponibilità unica.Ma anche l’accoglienza, sperimentata qualche volta alla porta della chiesa ha già offerto dei segnali positivi, senza parlare del grosso impegno della Caritas, dove l’accoglienza si prolunga nel condividere per quanto possibile percorsi di vita, situazioni dolorose, ecc. Piccole cose da coltivare e da tener presenti in tutti gli aspetti della vita comunitaria.L’altro tema che sarà affrontato è quello del Battesimo, ci si è accorti infatti che sono molti ormai i genitori che non chiedono il battesimo per i propri figli, impedendo a questi, di fatto nella maggioranza dei casi, di vivere poi l’itinerario di iniziazione cristiana, comunione, penitenza e confermazione.Su questo sacramento che è la porta d’ingresso nella comunità, il consiglio pastorale e non solo, è chiamato a interrogarsi sia sulla richiesta dello stesso che via via si va affievolendo, sia sul fatto che la sua preparazione e l’impegno di dare continuità alle consegne battesimali, è quell’occasione unica e preziosa che mette di fatto in contatto anche con quanti sono normalmente lontani dalla Chiesa e dalla pratica religiosa.
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