Dagli archivi riaffiorano le “Carte dell’Erboristeria”

Sono state presentate alle autorità, alle istituzioni e ai direttori delle sedi culturali nei giorni scorsi a Gorizia tre stampe antiche della “Carta dell’Erboristeria” rivenute presso la sede dell’ERSA; un erbario vivo di 90 piante spontanee aromatiche, medicinali e alimentari che racchiude un grande valore scientifico e culturale, importante patrimonio della regione. Effettuando un controllo nel sottotetto della sede di via del Montesanto a Gorizia, sono state rinvenute le tre tavole cromolitografiche “Carta dell’erboristeria”, disegnate dall’agronomo e botanico Giuseppe Pozzo nel 1931. Si tratta di un ritrovamento prezioso per la loro rarità e l’ottimo stato di conservazione. Sono tavole di grandi dimensioni (cm 100 x 150); le 90 piante rappresentate, fedeli ai colori originali e precise nell’illustrazione botanica, erano probabilmente uno strumento didattico per le lezioni delle cattedre ambulanti di agricoltura dell’epoca; fiori e foglie sono riprodotti a grandezza naturale e, quando non è possibile, con un’adeguata proporzione. Rappresentano un erbario vivo di piante spontanee aromatiche, medicinali e soprattutto alimentari, disegnato nel momento della fioritura, utile al raccoglitore di erbe per un sicuro riconoscimento.”.Affidata per la stampa alla tipolitografia Francesco Pellarini di San Daniele del Friuli, la “Carta dell’erboristeria” è risultata un’opera di grande effetto scenico e di interesse scientifico. In una libreria antiquaria milanese è stato rintracciato recentemente il corposo testo integrativo che accompagnava le grandi tavole: la “Carta dell’erboristeria”, edito sempre nello stabilimento tipo-litografico Francesco Pellarini di San Daniele, nel 1931.