Polizia locale sempre più riferimento per tutti i cittadini

Il 2020 da poco concluso è stato un anno completamente diverso anche per la Polizia locale di Gorizia che – come ha spiegato il comandante, Marco Muzzatti – ha visto per certi versi cambiare il proprio ruolo alla luce della nuova emergenza messa in atto dalla pandemia da Covid – 19.Un anno impegnativo, con gli agenti che sono diventati ancor di più un punto di riferimento importante per i cittadini. Sono state infatti ben 10.632 le chiamate registrate alla centrale per segnalazioni o per la richiesta di informazioni sulle ordinanze e sui Dpcm. “In particolar modo all’inizio del periodo pandemico non si sapeva bene come comportarsi, non era chiaro ai cittadini cosa fosse consentito e cosa no – ha illustrato il sindaco Rodolfo Ziberna -; molti hanno chiesto chiarimenti proprio alla Polizia locale, che si è trovata da quel momento impegnata in un’opera di prevenzione”.”Abbiamo lavorato unitamente su più fronti – ha aggiunto il prefetto Marchesiello -: l’aspetto prioritario è stato quello della prevenzione, accompagnato anche da quello legato alla sensibilizzazione sui rischi e la pericolosità del virus in circolazione. Ora sappiamo convivere con delle regole nuove e “straordinarie”, all’inizio sicuramente non di facile comprensione. Un ringraziamento va ai sindaci e alle polizie locali, che hanno ben accompagnato il lavoro delle Forze dell’Ordine”.Di prevenzione ha parlato anche l’assessore alla Sicurezza Stefano Ceretta, il quale ha sottolineato come l’intento della Polizia locale non sia quello di “fare repressione” ma, muovendosi in coordinamento con le altre Forze dell’Ordine, di mettere in atto misure preventive e di collaborare per istruire la cittadinanza.Andando a guardare i dati contenuti nel report sull’attività 2020 del Comando di Polizia locale e di Gorizia, oltre alle quasi 11.000 chiamate citate in precedenza, si sono viste ben 2.185 verifiche per contrastare gli assembramenti e accertarsi del rispetto delle normative anti Coronavirus. Sono state poi 6 le chiusure temporanee di esercizi pubblici per violazioni ai Dpcm.Il lockdown, avendo limitato di molto la circolazione delle persone e dei mezzi, ha portato ad una generale riduzione delle infrazioni rispetto agli anni passati ma i più attenti e ramificati controlli sul territorio hanno portato nel 2020 ad un totale di 6.511 violazioni del Codice della Strada – 25 emerse dalla rilevazione con etilometro -, dalle quali sono derivati crediti pari a 291.848 euro. I controlli su strada effettuati con il Telelaser sono stati 151.Tra i dati spiccano infine due “note dolenti”: 102 controlli per abbandono di rifiuti e controlli ambientali, per i quali, nel più prossimo futuro, una mano verrà ulteriormente data anche da nuove apparecchiature elettroniche per il monitoraggio, e 26 interventi a tutela degli animali, per situazioni di incuria, inadempienza ai propri doveri come padroni e mancata sorveglianza.