“Ecco io faccio una cosa nuova…”
1 Aprile 2021
È già trascorso un anno da quando abbiamo celebrato la nostra prima Liturgia della Parola “a distanza” con il vescovo Carlo. Allora pensavamo che sarebbe stata un’esperienza unica, di quel periodo di emergenza che avevamo iniziato a vivere, dovuta alla pandemia. Purtroppo la criticità della situazione è continuata e sta continuando ancora, ma noi non ci siamo mai scoraggiati. Ne è una dimostrazione il fatto che l’abbiamo riproposta e ci siamo rincontrati, con la stessa modalità, a Natale ed ora ci ritroviamo ancora insieme per condividere la speranza della resurrezione della Pasqua. Non lo nascondiamo: nei nostri cuori c’era il desiderio, con l’arrivo della primavera e della rinascita della natura che circonda la nostra scuola, di celebrare la liturgia in presenza. Purtroppo non è stato ancora possibile. L’Aula Magna è diventata comunque il luogo della riflessione perché ospita i rami d’ulivo con le colombe bianche, simbolo di pace, e un piccolo vaso di terracotta con delle viole, i primi fiori della primavera e quindi della rinascita della natura, che accoglie tre croci rappresentanti il Calvario, il luogo della sofferenza umana che culmina con la morte in croce di Gesù. Le uova con #Pasqua, realizzate con cartoncini di diversi colori, raccolgono le parole dettate dal cuore di tutti i nostri allievi e richiamano questo momento solenne e importante per ogni Cristiano, poiché esprimono sentimenti d’amore, sincerità e speranza di una rinascita verso un ritorno alla nostra “vita normale”.All’entrata della scuola e in segreteria è stato posto un nido di rami d’ulivo con delle colombe bianche e in tutte le aule un ramo d’ulivo con dei fiori colorati, creati da alcuni nostri allievi, ad indicare l’arrivo vivace e gioioso della primavera.Presso il nostro punto vendita è stata posta una vite con due tralci, che ha dato molti frutti nel corso della sua vita, ma che ora ricorda la croce, simbolo di sofferenza, che purtroppo molti conoscono duramente in questo particolare momento. Abbiamo appeso sopra una croce più piccola costruita con dei legnetti e dei nastri verdi e gialli in segno di speranza e gioia, ma anche di conforto per tutti noi. Ai suoi piedi sono state piantate delle violette gialle mentre a contornare la base del vaso ci sono dei vasetti con fiori colorati, coltivati dai nostri allievi ed assistenti tecnici nelle serre della nostra scuola, e dei gusci d’uovo per ricordare come il ciclo della vita, nonostante tutte le difficoltà, continua sempre a stupirci.Tutto questo è stato pensato e realizzato da alcuni docenti, educatori ed allievi per trasmettere a tutti coloro che entrano nella nostra scuola lo spirito della rinascita, della fioritura, della speranza e della Pasqua nonostante il Covid continui a dilagare tra noi.Durante la Liturgia della Parola sono intervenuti molti lettori, rappresentanti di diversi e significativi ruoli all’interno della nostra comunità scolastica.L’introduzione, i ringraziamenti, la spiegazione della scelta dei lettori e del biglietto sono stati affidati alla lettura da parte di due docenti di materie d’indirizzo e referenti del PCTO, di un’insegnate tecnico pratico e di una docente referente degli allievi con difficoltà.La lettura del brano del Vangelo di Marco è stata proclamata da una docente impegnata in entrambe le sedi del nostro Istituto, segno della nostra unità, ed inoltre referente Covid, ruolo importantissimo e delicatissimo in questo particolare momento che stiamo vivendo.Le preghiere dei fedeli hanno visto coinvolti alcuni genitori dei nostri ragazzi, attivi sia all’interno della nostra scuola, in quanto rappresentanti di classe e d’Istituto, ma anche all’interno delle parrocchie a cui appartengono, ed anche una nostra ex studentessa e sorella di un nostro allievo, dimostrazione che la nostra comunità scolastica è davvero grande!Abbiamo ricordato anche don Paolo Bonetti. In passato ha celebrato insieme a noi alcune Liturgie e ha partecipato a diversi convegni e attività organizzati presso il nostro Istituto “G. Brignoli”. Due anni fa, è stato proprio lui a benedire il nostro nuovo Laboratorio di Trasformazione intitolato al dott. agronomo L. Marizza, suo caro amico di famiglia, nel corso della mattinata dell’inaugurazione.Infine, attraverso la voce di una mamma, impegnata in ospedale, abbiamo ascoltato “la preghiera in memoria delle vittime dell’epidemia di COVID-19”.A conclusione, sono stati rinnovati i ringraziamenti all’arcivescovo per le sue parole ricche di speranza e di gioia che hanno sottolineato l’importanza di amare Dio ed il prossimo, perché solo così riusciremo a vincere il nostro egoismo, e per aver accettato, ancora una volta, di condividere con l’ISIS “BEM” un momento così importante di crescita spirituale.Un grazie all’allievo Andrea per i momenti musicali; ad alcuni allievi che hanno addobbato la scuola rendendola un ambiente che “sprizza primavera, amore e speranza” in ogni angolo; a tutti coloro che hanno reso possibile questa Liturgia e a tutti coloro che hanno partecipato e condiviso questo momento di preghiera che ormai è parte integrante della vita scolastica di questo Istituto.Al termine della liturgia, una docente insieme al suo figlioletto hanno spiegato il biglietto di augurio, creato per la Santa Pasqua di quest’anno, che riporta non solo un addobbo della nostra scuola ma anche la frase, scelta dal nostro arcivescovo, del profeta Isaia: “Ecco, io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?”
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