Preghiera, elemosina e digiuno: le parole guida della Quaresima a Cormòns
22 Febbraio 2015
L’elemosina è un invito a ritrovare un rapporto autentico con il nostro prossimo, in particolare con i poveri, con quelli che si trovano a disagio, con quanti sperimentano la sofferenza e l’abbandono. L’elemosina passa – è vero – attraverso il portafoglio, ma parte dal cuore.La preghiera ci aiuta ad avere un rapporto corretto con Dio: accolto nella sua identità, riconosciuto nella sua bontà e grandezza, preso sul serio mettendo in pratica i suoi comandamenti. La preghiera autentica non può fare a meno di partire dalla Parola di Dio, una Parola a volte consolante, ma anche esigente, che ci consegna l’immagine vera di Dio, un’immagine che spesso non coincide con le nostre rappresentazioni. Il primo atteggiamento è dunque quello dell’ascolto che si fa poi risposta con il cuore, con le labbra e soprattutto con la vita.Il digiuno è di una pratica che nel suo significato religioso viene sottoposta non di rado a critiche e scherni. Basta pensare al modo in cui si irride il Ramadan, che obbliga ad un sacrificio molto consistente, soprattutto quando cade nei mesi caldi! È, invece, stranamente degno di molta considerazione come pratica terapeutica, per recuperare la linea perduta, per rendere più armonioso e degno di ammirazione il proprio corpo. Il vero obiettivo del digiuno non è provare semplicemente fame, ma attizzare il bisogno, il desiderio di ciò che è essenziale alla nostra esistenza e che nessun cibo può colmare. Costituisce soprattutto l’occasione per accorgersi di un cibo indispensabile, che solo Dio può fornire: la sua parola, la sua grazia, la sua presenza. Ed è, di conseguenza, impegno a liberarsi, a digiunare da ogni cattiveria, da ogni male che ci rovina nel profondo. È solidarietà con chi prova fame e penuria ogni giorno e quindi è strumento di con divisione per alleviare tante sofferenze.Per vivere nel concreto la preghiera, l’elemosina e il digiuno la Collaborazione Pastorale Cormonese propone alcuni impegni quaresimali.Il primo è la Santa Messa quotidiana che serve per darsi degli impegni precisi, o meglio degli appuntamenti definiti può aiutare il cammino quaresimale. Durante la settimana bisognerebbe, quindi, trovare del tempo per celebrare l’Eucarestia alla mattina presto prima di andare al lavoro alle 7.10) oppure alla sera dopo il lavoro, alle 18.30.Il secondo è la Lectio Divina dei venerdì di Quaresima, partendo dal 27 febbraio, che l’Arcivescovo guiderà in Cattedrale a Gorizia alle ore 20.30. La Lectio Divina che si potrà ascoltare in diretta streaming anche sul portale www.chiesacormons.itIl terzo è la Via Crucis. Durante la Quaresima, la Via Crucis sarà vissuta nelle singole Parrocchie alla sera: ogni Mercoledì a Brazzano alle 18 presso la Chiesa di San Rocco partendo dal 25 febbraio, ogni giovedì a Cormòns alle 18 nel Santuario di Rosa Mistica, ogni venerdì a Cormons alle 15 nella chiesa della Subida e ogni sabato a Borgnano alle 19.Il terzo impegno è il ritiro quaresimale organizzato per le comunità cristiane della Collaborazione Pastorale che si svolgeranno domenica 1 marzo e domenica 22 marzo, nel pomeriggio, dalle 15 alle 18. A guidare la meditazione e ad aiutare a prendere del “tempo” per stare alla presenza del Signore e della Sua Parola sarà don Ignazio SudosoDa ultima, ma non per questo meno importante, l’Adorazione Eucaristica che sarà vissuta a Rosa Mistica nei sabato di Quaresima al termine della Santa Messa delle 7.10 e fino alle 8.30.
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