“La realtà è davvero superiore all’idea”

Venerdì primo ottobre gli insegnanti di religione della diocesi si sono incontrati nella chiesa di Sant’Ignazio a Gorizia per partecipare alla Messa di inizio dell’anno scolastico, presieduta dall’arcivescovo, che nell’omelia ha sottolineato l’importanza di proporre a bambini e ragazzi l’orizzonte di una vita buona, felice, piena, testimoniando con un appassionato impegno educativo l’amore di Dio e della Chiesa per l’umanità. Diverse voci si sono avvicendate in preghiere di invocazione e ringraziamento per tutti gli insegnanti e i loro studenti, per i colleghi presenti che avevano concluso al termine del precedente anno scolastico la loro carriera professionale, per la collega e amica Antonella Oblascia, ricordata con commozione e gratitudine per la grande testimonianza di fede e forza nell’affrontare la malattia e la morte, in coerenza con la disponibilità e la capacità di accompagnamento e cura sempre dimostrate nei confronti di allievi e colleghi. Al termine della celebrazione gli insegnanti hanno potuto, dopo due anni di sospensione degli incontri a causa della pandemia, ritrovarsi per una riunione finalmente in presenza con la guida di don Giorgio Giordani, responsabile dell’Ufficio per gli insegnanti di religione cattolica, che ha presentato le proposte di attività per il nuovo anno scolastico in connessione con il cammino sinodale della Chiesa italiana e universale, centrato nella prima fase sull’ascolto, dimensione questa fondamentale in ambito educativo per comprendere, attraverso il rapporto con le nuove generazioni, una realtà profondamente cambiata e che continua a cambiare, mettendo in discussione le nostre mappe interpretative e sfidandoci a un decentramento di prospettive per entrare davvero in contatto con chi è portatore di diversità e novità. Come ha scritto papa Francesco, “La realtà è superiore all’idea”. Dopo un breve ma intenso dibattito con i tanti insegnanti presenti, la coordinatrice dell’Ufficio IRC, prof.ssa Barbara Tomat, ha ricordato che è stata pubblicata in G.U. l’autorizzazione all’avvio delle procedure concorsuali per il reclutamento di 5.116 posti di personale insegnante di religione cattolica.L’incontro è continuato in modo conviviale con una cena durante la quale sono stati festeggiati i quattro insegnanti che dal primo settembre si trovano in pensione: a loro un grande ringraziamento per il contributo educativo offerto in tanti anni di lavoro, ben sapendo che il loro impegno continuerà in altri ambiti della vita delle nostre comunità ecclesiali. Scriveva l’ebreo Andrè Neher: “Poiché la vocazione dell’uomo consiste nell’essere provocato (Cammina davanti a me, dice Dio ad Abramo), tale provocazione getta senza tregua l’uomo nell’eternità di spazi e di tempi vergini che nessun’opera divina ha ancora dissodato. Sta all’uomo seminarli per preparare i raccolti per Dio”. Inesauribile e senza termine il compito della persona di fede, inesauribile e senza termine il compito dell’educatore, che spesso non vede, dentro i tempi ristretti in cui i ragazzi gli sono affidati nella scuola, i “raccolti”, ma, dentro e fuori dal ruolo di insegnante, continua a seminare con la speranza e la fiducia che “Ciò che tarda avverrà”, titolo di un bel libro di Paolo De Benedetti.