Camminare assieme nell’amore del Vangelo

Ascolto, aiuto ai più deboli e sofferenti e coesione della comunità. Anzi, delle comunità. Questo il chiaro messaggio che l’ingresso del nuovo parroco di Fogliano, Redipuglia – Polazzo e San Pier d’Isonzo, don Giorgio Longo, ha dato. Un momento di festa per le varie realtà parrocchiali che si sono ritrovate nel primo pomeriggio di domenica 31 ottobre a Fogliano per festeggiare il nuovo pastore d’anime. Chiesa gremita non solo di foglianini ma da rappresentanti di ogni parrocchia. Numerosi anche i fedeli arrivati da Visco e da altre realtà, da non dimenticare San Lorenzo di Fiumicello, Begliano e Grado. La celebrazione eucaristica, accompagnata dal coro parrocchiale di San Pier d’Isonzo, diretto da Ivan Portelli che ha unito il canto con le note dello storico organo Nachini – datato 1730 – in uso nella chiesa parrocchiale di Santa Elisabetta d’Ungheria. I due sindaci, Cristiana Pisano di Fogliano e Claudio Bignolin di San Pier d’Isonzo, hanno salutato per primi don Giorgio all’esterno della chiesa. Accorato ma deciso il saluto di Pisano, incentrato sulle difficoltà dell’ultimo periodo per le comunità, segnate dal periodo Covid in modo quasi devastante, mentre Bignolin ha ricordato anche la figura di don Lucio Comellato. Don Lucio, di fatto, continua a prestare servizio nel paese bisiaco come vicario parrocchiale, e aiuterà nella pastorale don Giorgio assieme al diacono Franco Baggi a Redipuglia. Tra le autorità, oltre alle associazioni del paese, anche il sindaco di Visco, Elena Cecotti.”Sono certo che ti troverai bene e nella nuova unità pastorale so che sei già stato accolto con cordialità e disponibilità. Ora con l’aiuto dello Spirito Santo, tocca a te mettere a frutto i doni che ti ha fornito il Signore, maturati con l’esperienza che hai vissuto in questi anni di sacerdozio”, ha ricordato nel saluto iniziale l’arcivescovo, monsignor Redaelli. “Il Vangelo di oggi ricorda a tutti e anzitutto a te che ciò che alla fine è necessario è amare, amare il Signore con tutti noi stessi, e i nostri fratelli e sorelle”, ha proseguito il presule, ricordando anche il cammino sinodale aperto a livello nazionale da Papa Francesco. Numerosi i sacerdoti amici arrivati da varie parti della diocesi per il saluto, assieme al servizio liturgico curato da alcuni seminaristi diocesani e dai giovani della parrocchia di Visco. Tra i vari presenti monsignor Giuseppe Baldas, don Gilberto Dudine, monsignor Paolo Nutarelli, don Michele Tomasin, don Gianni Medeot, don Paolo Zuttion, don Umberto Bottacin, don Gioacchino Raugna, monsignor Gino Pasquali e il diacono Vincenzo Persi. “C’è un filo che collega la mia missione pastorale – ha ricordato don Giorgio nella breve omelia – che è la Madonna della Salute. A Grado sono nato di fronte all’edicola a lei dedicata, mentre a Crauglio la patrona è, come Fogliano, la stessa Madonna della Salute. E la casula che indosso oggi, della prima messa, mi è stata regalata da mia zia centenaria alla mia ordinazione. E riporta la Madonna della Salute”.”L’amore è potente e dobbiamo camminare assieme nell’amore del Vangelo – ha proseguito don Giorgio – e finché potremo dovremo unire i nostri passi”.”Ama, et fac quod vis”, diceva Sant’Agostino, citato dal sacerdote nell’omelia. “Ama e fa ciò che vuoi, perché amando non può sbagliare. Non voglio essere un parroco a intermittenza o a scadenza ma un pastore che sa amare perché siete voi, ora, la mia nuova famiglia”.Cerimonia aperta e chiusa dal gioioso scampanio dei Campanari Bisiachi coadiuvati da alcuni colleghi dell’Associazione Campanari del Goriziano mentre una calda castagnata ha rinvigorito i presenti nella fresca serata autunnale.