All’avvio la fase di ascolto sinodale

Il cammino sinodale nelle Parrocchie e Unità Pastorali della Arcidiocesi di Gorizia è ormai giunto all’avvio della fase di ascolto (consultazione sinodale). Siamo all’inizio della “fase narrativa”, nella quale è chiesto anzitutto a tutti i credenti battezzati e a tutti quanti di buona volontà vorranno partecipare, di collaborare alla stesura dell’Instrumentum laboris, lo strumento di lavoro del Sinodo dei Vescovi che si celebrerà nell’ottobre 2023. I risultati di questa prima consultazione sinodale “dal basso” – che andranno consegnati all’équipe diocesana entro il 15 aprile – saranno poi sintetizzati e inviati alla Segreteria del Sinodo dei Vescovi per la composizione definitiva del documento che farà da avvio della loro discussione sinodale.

Ascolto come stile di essere ChiesaIl carattere specifico di questa fase sarà quindi l’ascolto. L’esercizio di ascolto è utile per consolidare uno stile e un modo di stare nella Chiesa camminando assieme. Lo stesso papa Francesco non smette di ripetere che non si tratta tanto di produrre documenti, o di aggravare di ulteriori incombenze, ma di imparare all’interno delle nostre chiese, delle parrocchie, dei gruppi e dei movimenti, uno stile di ascolto, che è poi il modo proprio, specifico, nel quale si sta nella Chiesa.Affinché questo ascolto sia produttivo è decisivo attenersi anzitutto ai temi (i dieci “nuclei tematici”), che la Segreteria del Sinodo ha proposto e che ormai abbiamo imparato a conoscere. Si insiste, giustamente, sul fatto che ci si preoccupi soprattutto di rispondere alla domanda fondamentale del sinodo: “Come sta avvenendo questo camminare insieme oggi nella nostra Chiesa locale?”; “Quali passi lo Spirito ci invita a fare per crescere nel nostro camminare insieme?”. È opportuno che questi interrogativi accompagnino sempre l’avvio di un qualsiasi incontro di ascolto sinodale. Online dal Sito Internet della diocesi, è possibile scaricare le schede che sono state elaborate dall’équipe sinodale, compresi gli spunti per avviare la consultazione, come pure contattare l’équipe diocesana per concordare un incontro, avere qualche informazione o precisazione.Nella traccia sinodale proposta dai Vescovi si legge: “L’ascolto è il primo passo, ma richiede di avere mente e cuore aperti, senza pregiudizi”. La dinamica propria dell’ascolto nella Chiesa non è affatto scontata. Un ascolto a tutto campo di questo genere chiede a tutti i fedeli battezzati tempo, esercizio, pazienza. L’ascolto sinodale non è la riscoperta di un esercizio di buone maniere; un ascolto sinodale autentico è quello che permette allo Spirito Santo di darsi proprio attraverso il nostro parlare, il nostro dialogo sincero e schietto. Si tratta cioè di imparare in ogni occasione di incontro nella Chiesa a mettere al centro lo Spirito di Gesù risorto. E questo avviene quando, come dice Gesù, “due o tre sono riuniti nel mio nome: io sono in mezzo a loro” (Mt 18,20). Le indicazioni della Segreteria del Sinodo ci suggeriscono che i percorsi delle singole Parrocchie o Unità Pastorali potranno essere realizzati con creatività e definiti anche in base alle situazioni e alle esigenze specifiche di ogni realtà. Ciò a cui occorre mirare è il più ampio coinvolgimento possibile, perché il Cammino sinodale possa contribuire a mettere in movimento le nostre comunità e a suscitare una rinnovata consapevolezza del senso profondo del nostro essere Chiesa. I momenti di consultazione (sia che siano svolti in un incontro sia che si articolino in più incontri) chiedono di essere condotti con una particolare cura attraverso uno stile attento a favorire l’ascolto e il confronto. Ugualmente è necessario che alla fine di ogni incontro e alla fine del percorso sia elaborata una sintesi di quanto emerso. La sintesi rappresenta un aspetto fondamentale di restituzione del lavoro di consultazione che si è attuato, da destinare all’équipe diocesana per la successiva rielaborazione.

I momenti della consultazione sinodaleI passaggi ideali per un incontro sinodale sono i seguenti:1. La preparazione. Si tratta di stabilire bene i contatti, preparare i materiali necessari all’incontro, predisporre l’ambiente, curare il momento dell’accoglienza. 2. La preghiera di apertura. Si inizia con l’invocazione allo Spirito, con la preghiera Adsumus. Seguono tre fasi di ascolto, così come si può facilmente trovare in ogni scheda.3. Nella prima fase i partecipanti condividono la loro esperienza rispetto al tema dell’incontro. 4. Si passa alla seconda fase: “cosa ci ha colpito, cosa ci interpella profondamente, cosa ci dice lo Spirito?”. 5. Si arriva così alla terza fase: “cosa sentiamo importante dire a noi stessi alla Chiesa intera come contributo sinodale rispetto a questo tema?”.6. Si conclude con la preghiera finale. Un singolo incontro è bene che duri un’ora e mezzo. Può durare anche di più se è inserito in un lavoro articolato in più fasi. Un breve momento conviviale finale rafforza il gruppo, crea fiducia, incoraggia a proseguire.

La scelta delle Parrocchie e Unità PastoraliDopo la presentazione dei nuclei tematici nella fase di formazione del cammino sinodale in Diocesi, ogni realtà parrocchiale o di Unità Pastorale deve comunicare la scelta effettuata, nei termini di 2 o 3 schede da affrontare sulla base anche delle specifiche esigenze. Al momento sono state comunicate le scelte che pubblichiamo nel riquadro in basso; nei prossimi giorni provvederemo a completare il quadro assieme con le proposte degli Uffici pastorali diocesani e Aggregazioni Laicali.