I bambini: la tutela è d’obbligo

Ormai da due anni e mezzo è attivo il servizio per la Tutela dei minori della nostra diocesi, anche se ha ridotto di molto il proprio impegno di formazione e prevenzione a causa della pandemia. È adesso il tempo per riprendere con più slancio il lavoro perché le nostre comunità siano dei posti sicuri, esemplari nella tutela dei minori. I report delle commissioni che in vari Paesi di Europa hanno scandagliato i fallimenti personali e istituzionali nel proteggere i più piccoli sono terrificanti e dicono l’urgenza di una riflessione comune sulla prevenzione degli abusi. Anche i vescovi in Italia stanno preparando un lavoro che aiuti a cogliere la rilevanza del fenomeno, in modo che tutti si sentano coinvolti nel costruire una cultura che ponga al centro i piccoli. Nella nostra diocesi si sta lavorando su più fronti. Il primo fronte è quello della disponibilità all’ascolto: è attivo l’indirizzo mail tutelaminori@arcidiocesi.gorizia.it per chi vuole essere ascoltato in modo riservato e professionale, o abbia una segnalazione da fare. Il secondo fronte è quello formativo. In particolare ci sarà un percorso di formazione di 4 ore, destinato ai maggiorenni che organizzano e partecipano ai campi estivi fatti dai minori. La formazione sarà tenuta dall’equipe del servizio tutela minori dell’arcidiocesi e si svolgerà il 6 e il 13 maggio in orario serale in una sede ancora da decidere. Il campo estivo è un momento in cui è più facile avere una grande vicinanza tra educatori e bambini. Questa vicinanza può essere l’occasione di una grande crescita, e pertanto richiede una grande responsabilità e trasparenza nei comportamenti. Inoltre proprio la vicinanza permette spesso ai bambini di aprirsi e magari di rivelare dei pesi che portano dentro. I contenuti del modulo formativo sono: i bisogni e i diritti dei bambini, le forme di abuso, conseguenze per le vittime e per le comunità, i segni nei bambini di un possibile abuso, cosa fare se un bambino rivela un abuso, norme preventive secondo le linee guida della CEI (che si possono trovare anche sul sito dell’arcidiocesi). Viene chiesto alle parrocchie e alle associazioni come obbligatorio che ci sia almeno uno dei responsabili che abbia fatto questa breve formazione per poter organizzare un camposcuola con pernottamento.