È Livio Vidoz l’ “Amì di Lucinis” per l’anno 2022
4 Ottobre 2022
“Il Premio “Amì di Lucinîs” viene attribuito annualmente ad una persona particolarmente benemerita per aver contribuito con impegno e disinteresse alla promozione della vita civile, sociale, culturale, economica e sportiva della comunità lucinichese o che abbia onorato il nome di Lucinico nel mondo”. E’ questo l’articolo del Regolamento del premio ripreso dal parroco don Moris nell’omelia per ricordare i criteri con i quali si procede a questa designazione, dall’ormai lontano 1985, ed i meriti, in particolare sportivi e culturali, che hanno segnato la vita di Livio Vidoz.La cerimonia, come da tradizione, era stata preceduta dalla messa in friulano celebrata dal parroco, accompagnato dalla “Corâl di Lucinîs” diretta dal maestro Matteo Donda. La figura del premiato, da sempre impegnato nel mondo del calcio, è stata tratteggiata dal Giorgio Brandolin, presidente provinciale del CONI. La passione del calcio, coltivata fin da bambino, lo farà arrivare fino alle squadre giovanili dell’Udinese.A vent’anni, il suo impegno verso i giovani lo indusse a promuovere in paese l’”Unione Sportiva Lucinico ” che partecipò al campionato allievi. Iniziava così una lunga carriera di allenatore che lo porterà a guidare il Lucinico, il Mossa e il San Lorenzo e, soprattutto, a ricoprire per 24 anni la carica di selezionatore delle rappresentative di calcio “giovanissimi”, “allievi”, di 2° e 3° categoria della provincia di Gorizia. Negli anni ha ricoperto anche l’incarico di presidente provinciale della Federazione Italiana gioco Calcio.L’altro importante capitolo della vita di Livio sono stati i “Danzerini di Lucinico” di cui fu presidente dal 1976 al 1992, periodo contraddistinto da ripetuti incontri con le comunità di migranti friulani sparse per il mondo. Su questa esperienza sì è intrattenuto il presidente del “Fogolâr furlan” di Montreal (Canadà) Aldo Chiandussi che ha ricordato la commozione dei tanti emigrati friulani nel partecipare agli spettacoli dei “Danzerini”. “Con i Danzerini – ha affermato con emozione Chiandussi – tornavamo a vedere e sentire il nostro Friuli…furono momenti unici per il nostro “Fogolâr”.” Il sindaco di Gorizia ha poi portato il saluto dell’Amministrazione comunale congratulandosi per l’iniziativa e additando l’impegno esemplare del premiato verso la Comunità. La serie degli interventi è stata chiusa dal presidente dell’associazione “Lucinîs” e dei “Danzerini”, Gianni Bressan, che ha rimarcato i meriti di Livio, aggiungendo alcuni ricordi personali, quale ex giocatore di calcio e danzerino.E’ seguita la consegna di una targa dell’associazione “Lucinîs” e della pergamena con la motivazione del premio che reca sempre la data del 3 aprile, a ricordo della prima citazione storica del paese, 3 aprile 1077, nella stessa bolla imperiale che riconosceva al Patriarca di Aquileia la Patria del Friuli.La cerimonia si è conclusa con il canto di “Bondì Lucinîs”, un inno al paese composto dal maestro e fisarmonicista Licio Bregant.
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