L’iniziazione cristiana “sostituisce” la catechesi

Catechisti della Unità Pastorale Bassa Friulana al lavoro “Abolita la catechesi” lo slogan che ha fatto impallidire più di qualche genitore, meno avvezzo alla vita di Chiesa. Al suo posto, l’”iniziazione cristiana”, basata su quattro pilastri fondamentali: la liturgia domenicale, le esperienze in comunità, le attività personali del ragazzo e finalmente la catechesi. Si son tenute perciò due interessanti serate con i genitori dei ragazzi e ragazze che stanno per iniziare il percorso di preparazione ai sacramenti. Quasi 300 le presenze totali ai due incontri svoltisi a Cervignano del Friuli, in cui si è vissuto un po’ di “Sinodo”. L’attività di ascolto si è indirizzata innanzitutto alle difficoltà dei genitori nell’educazione cristiana dei figli. Le risposte hanno toccato molti aspetti, dalla società attuale, che spesso non corrisponde agli insegnamenti della famiglia, alla fatica nella comunicazione con i ragazzi, ma soprattutto il tempo a disposizione in una vita, quella attuale, troppo frenetica.Impegnativa anche la seconda domanda “in quale ambito avvertiamo maggior fatica nell’educare i figli”. Corale la risposta: -capire che cos’è il bene e che cos’è il male, offrire il senso della fede cristiana. Interessante la domanda “come la parrocchia potrebbe aiutare le famiglie, e sul fatto che l’unità pastorale raccoglie più comunità”: diversi gli spunti offerti dai genitori, dal “proporre i veri valori della vita” alla richiesta soprattutto di creare iniziative di aggregazione e sana comunità, cioè di “ricreatorio”. La seconda serata con i genitori è stata guidata dall’ascolto del Vangelo di Lc 10, 38-42, con Gesù che entra nella casa di Betania dove trova Marta, Maria e Lazzaro. Soprattutto le mamme si sono identificate con l’attivissima ma agitata Marta. Poi la richiesta di suggerimenti su come trasformare le parrocchie in case accoglienti. Le risposte sono state numerose: incentivare gli incontri e momenti di aggregazione non “per” le famiglie ma “con” le famiglie, più attività nel ricreatorio con momenti di volontariato e solidarietà, infine la richiesta che il linguaggio della chiesa sia più attuale, che sappia cogliere i cambiamenti della società.Qualcuno ha riconosciuto che ognuno di noi dovrebbe rinunciare a qualche cosa, che ci fa trafelare come Marta, per diventare come Maria, dedicando più tempo per se stessi e gli altri. La consegna dei moduli di adesione all’iniziazione cristiana e le informazioni tecniche di rito hanno concluso l’incontro, sulle parole di una Ave Maria recitata tutti assieme.