IV^ Domenica di Avvento

Il commento al Vangelo di domenica 20 dicembre 2015

16 Dicembre 2015

La liturgia ci regala, in questa, IV Domenica di Avvento, la pagina lucana della Visitazione. Di per sé questo brano è strettamente collegato con il brano precedente in cui l’angelo annuncia a Maria la nascita di Gesù e con il brano successivo del Magnificat.Nella loro unità i tre brani portano le parole chiave del pensiero di Luca:  movimento, gioia, incontro, ricerca, lode, gratitudine, misericordia.Colpisce, ancora una volta, la “fretta evangelica” di Maria (che sarà poi quella dei pastori, quella di Zaccheo, quella delle donne nel giorno della Risurrezione): ci sono eventi o persone che ti spingono ad agire, ad andare, a muoversi perché la gioia dell’incontro “ti muove da dentro” e ti riempie di senso.Una prima domanda che la Liturgia, quindi, c’invita a porci è se riconosciamo ciò che Dio sta facendo nella nostra vita e se emerge un filo conduttore della nostra esistenza. Maria loda le grandi opere di Dio e si mostra come colei che sa guardare alla storia con Fede, comprendendo quando Dio sta operando per gli uomini. Anche noi, quindi, siamo invitati a gettare questo sguardo sulla nostra vita e sulla storia del mondo. Comprendendo la presenza di Dio ed il suo agire per la salvezza possiamo davvero gioire, esultare e lodare: questi sono gli atteggiamenti di chi crede!Per molti Padri della Chiesa ed autori cristiani l’incontro tra Maria ed Elisabetta è segno dell’incontro tra l’antico popolo d’Israele con il nuovo popolo di Dio, la Chiesa, simboleggiata da Maria. Ma potremo aggiungere anche un’altra sottolineatura: incontrandosi Maria ed Elisabetta diventano l’una per l’altra un segno, un aiuto, un’occasione per consolidare la Fede nel Signore.Quante persone incontriamo ogni giorno ma, in fondo, sono poche quelle che lasciano un segno e che permettono alla nostra Fede di crescere e di diventare più solida. Questi incontri non sono una sorta di corollario della nostra esperienza di credenti, ma costituiscono uno snodo importante. Grazie ad essi noi veniamo visitati e confermati da Dio stesso. La strada dell’Incarnazione è la stessa strada percorsa dalla Fede. Sarebbe bello poter fare una lista di quelli persone che sono state significative nel nostro percorso di Fede. E chiedere al Signore la grazia di essere noi “segni efficaci” per le persone che incontriamo.Come Maria ed Elisabetta educhiamo il nostro cuore a riconoscere e decifrare la presenza dell’Invisibile dentro la nostra storia, a discernere l’azione imprevista di un Dio che sceglie strade inusuali per venire incontro all’umanità. Grazie alla Fede i segni diventano punti luminosi disseminati sul nostro cammino. Grazie alla Fede tutto trova un senso e si ha la sensazione di trovarsi all’interno di un progetto più grande di noi, che ci supera da ogni parte e che, nel contempo, ci riempie di gioia e di speranza. Questo sarà, dunque, vero Natale. Vieni Signore Gesù!