II^ Domenica di Pasqua

Il commento al Vangelo di domenica 3 aprile 2016

1 Aprile 2016

“Mio Signore e mio Dio”… è forse la più grande attestazione di Fede nel Vangelo di Giovanni. Viene da Tommaso… Di lui siamo tutti pronti a ricordare i dubbi, la voglia di vedere e di toccare. E così quasi ci dimentichiamo della sua professione di Fede. Poche parole che costituiscono, però, un riconoscimento essenziale. Tommaso, dunque, non ci trasmette solo i suoi dubbi, ma anche la sua Fede. È una pagina ricca di spunti di riflessione quella che la Liturgia, oggi, ci regala. Innanzitutto va a delinearsi l’importanza della “domenica”… Per noi cristiani, la domenica è il giorno della Risurrezione, la Pasqua settimanale. Ancora oggi, troppo spesso, ci dimentichiamo che significato profondo assume questo che è il primo giorno della settimana. La domenica non è il giorno del riposo biblico ma è “memoriale” della morte e risurrezione di Gesù. È il giorno per rinnovare la speranza, per ridire che la Vita vince sulla morte. Rischiamo di banalizzare questo giorno importante… noi non andiamo “alla Messa” per un precetto ma viviamo l’eucarestia domenicale come occasione per rinnovare la speranza: partecipare all’Eucarestia, viver la S.Messa, spezzare il Pane sono gesti che servono a noi per ricaricarci ed affrontare, così, la settimana che va ad aprirsi. L’altro elemento che possiamo sviluppare è il percorso di Tommaso. Ci assomiglia molto l’Apostolo. Abbiamo gli stessi suoi dubbi: vorremmo toccare, renderci conto, andare fino in fondo. Abbiamo domande da fare, interrogativi che attendono risposta, problemi che non ci sentiamo di nascondere. La nostra Fede parte da lontano, da questo desiderio di sapere, di trovare, da questa voglia di cercare. Ecco, perché in fondo, questa domenica è la domenica del discepolo dubitante… Colpisce l’atteggiamento di Gesù che, alla fine, non bacchetta Tommaso ma in fondo, chiedendogli di toccarlo è come se volesse addossarsi i suoi dubbi ed i suoi perché. Non dobbiamo avere paura del dubbio di Fede. È la grande occasione per motivare, cercare. La Fede è una ricerca continua. Non da soli: nel cenacolo, tra la prima e la seconda apparizione (nel Vangelo di Giovanni) si capisce che Tommaso è rimasto con il gruppo degli Apostoli. Questa è la Chiesa: non un gruppo di perfetti ma una comunità nella quale supportarsi ed, ovviamente, sopportarsi!L’avventura della Fede non è un percorso senza ostacoli. Anche in questa domenica spezziamo il Pane con le nostre fatiche, incoerenze ed incredulità. Il Signore non ci respinge, ma con grande benevolenza ci accoglie. In fondo, ci chiede solo di riconoscerci fragili e di ascoltare la sua Parola per professare nuovamente la nostra Fede in Lui. Christof Anesti; Cristo è risorto. È veramente risorto.