Ronchi: la testimonianza di impegno civile del senatore Bacicchi
2 Aprile 2015
La comunità del monfalconese e del goriziano gli hanno tributato un sentito e riconoscente omaggio a conclusione della sua lunga esistenza, davanti al monumento dedicato ai 503 operai morti nella guerra di liberazione; insieme a tanti amici era presente una larga rappresentanza delle istituzioni nel ricordo della sua militanza politica e amministrativa e del suo servizio al Senato della Repubblica. Gli hanno reso gli onori i suoi amici con il fazzoletto rosso, accompagnandolo così nell’ultimo passo.Operaio, comunista, sindacalista, politico, presidente onorario dell’Associazione nazionale partigiani della provincia di Gorizia: una vita dalla parte della gente del lavoro e della militanza a partire dalla iscrizione -giovanissimo – nelle file del Pci, insieme a tanti uomini e donne che sono passati nelle aule dei tribunali speciali e delle carceri, ma anche dei campi di concentramento e nelle file della resistenza, a causa delle idee ed conclusione di tragiche deportazioni.La militanza politica di Silvano Bacicchi ha segnato fin nel profondo e fino all’ultimo giorno della sua esistenza: un punto di vista – ripetuto e sottolineato – che costituiva una discriminante precisa, l’origine della quale era legata al contesto storico ed alle speranze suscitate dalla rivoluzione di ottobre, sfociando in una sintesi che stava alla base dei giudizi politici e dei comportamenti.Nei discorsi privati, poi, si aggiungevano altre motivazioni e apporti che non dimenticava; coglieva anche il limite di non poche esperienze e che stavano alla base di un fallimento teorico e storico del comunismo e apprezzava tutti i contributi che venivano a sostenere la domanda retta di giustizia sociale e la solidarietà.Non era certo uomo di memorie condivise, ma sapeva condividere l’ansia per valori pieni, la pace e la convivenza, la giustizia e il lavoro; apprezzava la delicatezza verso le persone.Come quella volta – era il settembre 1972 – quando fu recapitato a Trieste a lui e alla moglie l’invito personale in occasione dell’arrivo all’aeroporto di Ronchi di papa Palo VI.Risuona forte -anche nelle sue ultime fatiche pubblicistiche – l’appello di Silvano Bacicchi alla fedeltà ai valori della Costituzione repubblicana che amava illustrare, arricchito dalla esperienza parlamentare, con grande passione.
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