Aquileia: oltre 100mila i visitatori della Südhalle dal 2011

Sono intervenuti alla presentazione l’Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia Gianni Torrenti, il direttore del Polo Museale Luca Caburlotto, il vice-presidente della Provincia di Udine Franco Mattiussi, il sindaco del Comune di Aquileia Gabriele Spanghero, e il direttore della Società per la conservazione della Basilica Arnaldo Becci. Hanno presentato il volume il presidente della Fondazione Aquileia Antonio Zanardi Landi, il vice-presidente Alviano Scarel e la collaboratrice del curatore Marta Novello.L’assessore Torrenti ha voluto ribadire “il ruolo strategico di Aquileia nelle politiche culturali della Regione Friuli Venezia Giulia” mentre il presidente della Fondazione Aquileia Antonio Zanardi Landi ha portato l’esempio di valorizzazione dell’aula meridionale del battistero come “soluzione in controtendenza nel momento in cui in Italia a causa della crisi economica e della tendenza alla diatriba è difficile realizzare delle opere e nel mondo si stanno estendendo nuove forme di iconoclastia e distruzione della memoria e dell’identità culturale dei popoli anche alle porte di casa nostra – basta pensare alla Libia”. Ha inoltre annunciato “l’appoggio del ministro Franceschini per considerare Aquileia “test-case” nella gestione e valorizzazione del patrimonio culturale nazionale” ed ha comunicato “la promessa del presidente Mattarella, che ha inviato una lettera di saluto e di complimenti per l’opera di valorizzazione, di visitare Aquileia in occasione di una delle prossime visite a nord-est” “Aquileia è un deposito di arte, patrimonio archeologico ma anche di idee, storia ed esperienze – ha aggiunto il presidente Zanardi Landi – che ci consentiranno di valorizzare le linee che hanno unito storicamente Aquileia con l’esterno, verso l’Austria, la Slovenia, i Balcani ma si può valorizzare anche l’aspetto inverso, Aquileia come collettore di spinte e impulsi culturali del mondo mediteranneo, come testimoniano le numerose iscrizioni greche e giudaiche presenti nel Museo Paleocristiano”.”Esprimo grande soddisfazione – ha detto in apertura il direttore della Fondazione Aquileia, Tiussi- per l’uscita di un volume di alta divulgazione scientifica, che completa l’intervento di valorizzazione dell’aula meridionale del battistero di Aquileia. Dal 2011 ha consentito a 100.000 visitatori di poter ammirare questi splendidi mosaici che finora erano noti solo agli studiosi”. “Un’opera che rappresenta il paradigma della finalità della Fondazione Aquileia – aggiunge – che deve coniugare valorizzazione del patrimonio archeologico di Aquileia e diffusione della conoscenza dei suoi tesori”.

I contenuti

La pubblicazione ripercorre le tappe del lavoro compiuto per recuperare e valorizzare il pavimento musivo della fine IV-inizi V secolo adiacenti il Battistero cromaziano. Un viaggio dalla scoperta nel 1893 agli scavi più recenti, fino ai restauri e al progetto di musealizzazione di Giovanni Tortelli e Roberto Frassoni.Il volume si apre con un confronto tra l’architetto Giovanni Carbonara e l’archeologo Luigi Fozzati sul tema dell’architettura applicata alla valorizzazione dei resti archeologici; nella prima sezione, dopo l’analisi delle peculiarità del complesso basilicale in relazione al contesto storico a cura di Giuseppe Cuscito, Silvia Blason analizza il simbolismo presente nei mosaici della Südhalle e Sergio Tavano illustra le particolarità del modello aquileiese nell’ambito dell’architettura paleocristiana.La seconda parte, con i saggi degli archeologi Cristiano Tiussi, Franca Maselli Scotti e Luca Villa, racconta la scoperta della sala, detta poi Südhalle, avvenuta nel 1893, e le indagini più recenti condotte dalla Soprintendenza. Gabriele Botti illustra una selezione di progetti di riqualificazione che hanno interessato tra il 1909 e il 1961 diversi siti della città, non solo il complesso basilicale. Nell’ultima parte del libro, dedicata alla valorizzazione e musealizzazione, Marta Novello esamina gli elementi decorativi e figurati del pavimento musivo dell’aula meridionale e del nartece; l’architetto Manuela Codeluppi spiega le fasi nelle quali si sono articolati il progetto e la sua esecuzione e infine Novello e Ciliberto illustrano la ratio della selezione dei materiali esposti all’interno dell’aula.Completa il volume il ricco apparato iconografico a cura di Gianluca Baronchelli con i contributi di Enzo Andrian, Alessandra Chemollo e dell’Archivio del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia.