A passeggio fra i ricordi di un Nepal che non esiste più

Alla luce del sisma distruttivo che ha messo in ginocchio il piccolo Paese asiatico, il 25 aprile scorso, il Gruppo Animatori di Aiello, con la partecipazione di diversi membri del locale Gruppo Giovani, ed in collaborazione con le Parrocchie di Sant’Ulderico in Aiello e di Sant’Agnese in Joannis, ha promosso l’ennesima “Serata Testimonianza”, con l’intento, questa volta, di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla terribile ecatombe che ha flagellato la popolazione himalayana e di promuovere una raccolta fondi per contribuire alla ricostruzione.Gradito ospite dell’iniziativa il  cervignanese Stefano Toscani, appassionato di escursionismo e consigliere del sodalizio di volontari friulani che da dieci, quindici anni aiuta e sostiene il Nepal. Una serata ben riuscita, con una Cjasa dal Muini affollata di gente, che ha ascoltato la presentazione tracciata dal relatore, ha prestato considerevole attenzione, incuriosita, al documentario proposto ed è, infine, intervenuta con commenti e domande. Una serata in cui, grazie alle parole del conferenziere e alla proiezione del suggestivo filmato, si è potuto fare facilmente breccia nelle coscienze degli astanti, mantenuti in bilico tra due antitetiche tipologie di emozioni: da un lato la serenità e la gioia, dall’altro, invece, la tristezza ed il dolore. Serenità e gioia perché, ripercorrendo l’onesto ed ammirevole operato della Onlus carnica, si è fatta una cavalcata ideale nei paesaggi, impervi ma affascinanti, al sospetto degli imponenti e famigerati ottomila, incontrando, nei villaggi, volti di grandissima espressività e respirando la pace che ha sempre permeato quegli ambienti, inospitali ma inondati di spiritualità ed intrisi di speranza, sebbene la situazione politica ed economica, negli anni, non si sia mai rivelata facile e rosea. Tristezza e dolore, invece, si sono imposte nel prendere consapevolezza della profonda ferita che ha lacerato una realtà già poverissima e che ora sta venendo ulteriormente messa alla prova, violata dall’impietoso terremoto che si è abbattuto, un paio di settimane fa, generando danni di incredibile portata.Sarà stato merito, dunque, del commovente, efficace, poetico parallelismo tra le condizioni di vita degli abitanti del Nepal di oggi e quelle dei nostri corregionali di un tempo; sarà stato, forse, per i valori che sono traspariti dalle riprese e che, nell’odierna società occidentale, si stanno sfortunatamente perdendo via via; sarà stato dovuto alla data simbolica in cui la serata “A passeggio tra i ricordi di un Nepal che non esiste più” è stata allestita, tuttavia l’uditorio è saputo apparire, ancora una volta, parecchio generoso, probabilmente non dimentico della tragica devastazione pesantemente subita in questi stessi territori trentanove anni fa, quando anche i friulani si sono scoperti, loro malgrado, più che mai determinati e solidali. Toscani, infatti, è stato accolto ad Aiello proprio nell’anniversario del sisma che colpì il Friuli nel maggio del 1976, una giornata, quindi, purtroppo densa di significato e carica di memorie anche per gli autoctoni: gli spunti di riflessioni che il relatore ha regalato perciò hanno colpito sul vivo, facendo sì che l’evento benefico ottenesse un esito particolarmente gratificante.