Dichiarazione dell’Arcidiocesi
29 Maggio 2015
Sull’edizione di martedì 19 maggio del Messaggero Veneto, pagina di Gorizia, è apparsa la notizia di una presunta divergenza di posizioni fra la Caritas diocesana e i Frati Cappuccini di Gorizia riguardo la gestione dei locali sede della Caritas stessa (in piazza San Francesco a Gorizia): tale divergenza sarebbe conseguenza dell’ospitalità offerta e dei servizi forniti in tale struttura a richiedenti asilo. Si sottolinea come tale notizia risulti priva di alcun fondamento.Da parte della Caritas diocesana e dei Frati minori cappuccini di Gorizia si ribadisce concordemente come invece prosegua la fattiva e positiva collaborazione sino ad oggi instaurata: né è testimonianza evidente anche la concessione in comodato gratuito (e non in affitto come, peraltro, erroneamente indicato nell’articolo) da parte dell’Ordine alla Caritas dei locali di piazza San Francesco. Tale collaborazione ha permesso, anche negli ultimi mesi, di dare risposta concreta all’emergenza venutasi a creare in città con l’aumento del numero dei richiedenti asilo ed in modo particolare di coloro che risultano “fuori convenzione”. L’utilizzo della sede Caritas in piazza San Francesco come luogo deputato all’accoglienza dei rifugiati ed alla somministrazione dei pasti rispondeva ad esigenze temporanee di eccezionalità ed era fonte di notevole disagio per gli stessi ospiti. Avendo la Caritas diocesana potuto finalmente individuare una soluzione alternativa, viene meno la necessità dell’uso di detti locali per tale finalità. Alla luce di tutto ciò parlare di “sfratto” (come segnalato nel titolo e ribadito nel testo) risulta decisamente fuorviante e non corrispondente in alcun modo alla verità dei fatti.
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