In festa per il patrono Sant’Andrea

Serata partecipata e significativa, allietata dagli scampanotadors, quella per il patrono Sant’Andrea, che la comunità di Moraro ha celebrato con l’Arcivescovo Carlo Redaelli. L’Eucaristia è stata accompagnata dal canto del coro Sant’Adalberto di Cormons con la presenza del sindaco e di tutta la giunta comunale. All’omelia mons. Redaelli si è soffermato sulla figura di sant’Andrea nei Vangeli evincendo che rispetto ad altri apostoli di cui si menziona solo il nome, di Andrea si dicono tante cose interessanti. Prima di tutto che è un discepolo mediatore, che porta a Cristo, che è ponte tra Gesù e gli altri, in primis con suo fratello Simon Pietro.Poi che sa cogliere la piccolezza, la povertà di chi però offre con  il cuore, i famosi cinque pani e due pesci del ragazzo, che il Signore trasformerà in un abbondante pasto per una folla sterminata. Ecco, ha proseguito l’arcivescovo forse noi, specie in questo tempo difficile di crisi di vario genere, ma soprattutto di guerra e tante tensioni, dobbiamo assomigliargli cogliendo nel piccolo, nella ferialità la possibilità di un cambiamento, di un mondo nuovo e facendoci tramite tra Dio, ma anche la Chiesa e le persone, la società, il mondo in cui viviamo. Il Vescovo si è anche chiesto perché la comunità si è data questo patrono, come altre vicine, a questa domanda non c’è stata risposta, ma sicuramente nel 1208 il trasposto delle Reliquie di Sant’Andrea ad Amalfi, al ritorno della IV crociata, ebbe una vasta eco in tutta la Chiesa e probabilmente questo fu un motivo che spinse la Comunità a votarsi a uno dei personaggi più prestigiosi del Vangelo, il primo chiamato. Questo è per certo per la vicina Comunità di Mossa che già nel 1200 era Pieve, probabilmente seguita secoli dopo da quella di Moraro. Al termine della Messa il sindaco ha preso la parola ringraziando tutti coloro che si sono impegnati per il restauro della chiesa parrocchiale, e donando la targa e la pergamena al premiato, ha menzionato la motivazione del “Riconoscimento Sant’Andrea 2022” dato a Luciano Famea. “Luciano, da sempre impegnato nel sociale per il bene della Comunità, nel 1986 cofondatore dell’allora Pallavolo Morarese e primo Presidente; referente dell’associazione “Jessi Paîs” e da sempre redattore del “Calendari dal nestri Paîs”. Collabora con l’Associazione “Via di Natale” devolvendo i fondi raccolti dalla distribuzione del calendario unitamente a quelli raccolti con la “Lucciolata” e non da ultimo corista della parrocchia”.L’arcivescovo ha poi concluso con il rito della benedizione ai lavori di restauro della chiesa eseguiti anche grazie a un generoso contributo dell’8xmille e don Maurizio ha voluto significare la riconoscenza della Comunità donando all’arcivescovo un prezioso libro sul Lussari appena dato alle stampe. Un buffet nell’ex scuola con la ricchezza dei prodotti chilometro zero di Moraro ha concluso in letizia la serata.