L’excaserma “Sbaiz”: luogo della memoria e centro giovanile

Martedì 7 febbraio presso il Museo sul Confine in via Borgo Piave 22 a Visco è stato presentata “Riqualificazione dell’ex caserma “Luigi Sbaiz – Passato – Presente – Futuro”.Il progetto prevede una serie di servizi innanzitutto come luogo della memoria, verso i giovani gli anziani, per i disabili, ci saranno spazi per energie rinnovabili e spazi dedicati alla creatività. Con la legge regionale 6 agosto 2021 la Regione Friuli Venezia Giulia autorizzava il comune di Visco a destinare il contributo di 20.000 euro, concesso con decreto, per la realizzazione di uno studio di fattibilità, relativo agli interventi necessari per il recupero la tutela e la valorizzazione dell’ex caserma “L. Sbaiz”, (chiusa nel 1996 e di proprietà del comune dal 2001) dell’ex campo di internamento, da dicembre 1942 a settembre 1943, per civili dell’ex Jugoslavia.”La necessità di effettuare uno studio di fattibilità nasce dalla volontà dell’Amministrazione comunale di individuare un possibile progetto di sviluppo atto a valorizzare in chiave storica e culturale il sito in oggetto. Nello specifico lo studio di fattibilità – ha sottolineato nei giorni scorsi il vicesindaco di Visco Mauro Ongaro – contiene la descrizione degli obiettivi e degli interventi di progetto, una verifica analitica dei costi, l’iter realizzativo, la stima della fattibilità economica delle opere previste e una rappresentazione grafica degli interventi di progetto. Quanto messo in atto dall’amministrazione comunale, con la preziosa e fondamentale collaborazione dell’architetto Michela Cafazzo, di Cristian Sedran consulente della Carpe Diem e di Alessandro Vergendo facilitatore in Risorse Umane, è un progetto di vita, un tassello per il futuro, ricordando il passato”.La realizzazione dello studio di fattibilità, voluto dall’amministrazione comunale, è stata strutturata in tre fasi. La prima fase, dello studio, è stato un percorso di ascolto; sono stati coinvolti i cittadini, le associazioni, studiosi, professionisti, istituzioni culturali, i giovani, le scuole, le amministrazioni dei comuni limitrofi, con delle assemblee pubbliche. Per quanto riguarda i cittadini sono state consegnate ad ogni singola famiglia un questionario, per avere un reale feedback delle loro sensazioni, del loro vissuto, del loro percepito e delle loro aspettative anche in merito agli spazi da riqualificare. La fase di ascolto con la scuola secondaria di primo grado “Achille Venier” di Aiello del Friuli nasce dalla volontà dell’amministrazione comunale di coinvolgere i giovani. Si è voluto lasciare i ragazzi liberi di pensare, creare, a proprio piacere, dei progetti cartacei e digitali in merito allo sviluppo dell’ex campo di internamento. La seconda fase si è materializzata andando a raccogliere tutti i materiali acquisiti dalla fase partecipativa e da quella ricavata da documenti ufficiali, analisi tecniche e sopralluoghi. La terza fase è servita per la realizzazione finale del progetto di fattibilità.La presentazione dello studio di fattibilità è un sogno che si realizza, grazie al continuo e costante impegno dell’amministrazione comunale di Visco, capace di superare anche i momenti più difficili senza mai perdere di vista la “mission” del progetto, un progetto a medio lungo termine, che porta un valore aggiunto al paese, piccolo di abitanti ma crocevia della “Storia” regionale e nazionale.Un percorso di sviluppo che abbraccia la storia riportandola in vita, una storia che deve essere il punto di partenza, ma nello stesso istante, deve inserirsi e stare al passo con i tempi.