La situazione in Burkina Faso vista dai giovani
24 Febbraio 2023
Ci scrivono nuovamente Ivana Cossar e Luisella Paoli, missionarie laiche diocesane che continuano anche dall’Italia a seguire la situazione in Burkina Faso, caratterizzata da una forte insicurezza a causa di costanti attacchi dei fondamentalisti.Riportiamo alcune testimonianze dei nostri giovani universitari, che sono stati interpellati per dare una risposta di come loro stessi vivono la situazione critica del Paese.Ricordiamo che causa le ripetute incursioni dell’ISIS, da fonti sicure riportiamo queste informazioni sulla situazione scuole a fine novembre 2022 (Fonte Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari – O.C.H.A.):5574 scuole chiuse e 977.186 studenti e alunni senza insegnamento, 1.810.105 bambini sfollati; diversi milioni di persone obbligate a fuggire, 3.500.000 in situazione di fame.Agli studenti abbiamo chiesto, vista la situazione di grande insicurezza e fragilità nel Paese, come gli universitari concepiscano il proprio futuro. Ecco alcune risposteAndrea M. T.Sesto anno ChirurgiaLa situazione riguardo la sicurezza è veramente un problema molto preoccupante per noi giovani e particolarmente per me.Ritengo che dovremmo abituarci alla nuova situazione e imparare a lavorare malgrado l’insicurezza.Se la situazione riguardo la sicurezza non migliora, penso che noi dovremo arruolarci per diventare dei volontari per la difesa della Patria; io trovo che questo permetterà, a noi futuri operatori sanitari, di difenderci in caso di attacco.Ho fiducia che grazie a Dio, la situazione migliorerà. Questa la mia ferma convinzione.
Ade. D.Terzo anno di SociologiaVivo la situazione con molta paura. Il mio villaggio è stato attaccato recentemente e gli abitanti obbligati a fuggire altrove. Il villaggio è Cassan situato a circa 7 Km. Da Tougan.Rimaniamo nella preghiera affinché il Signore venga in nostro aiuto.La questione in merito alla sicurezza, varia di giorno in giorno in Burkina Faso. La situazione sta diventando sempre più inquietante.I giovani vivono intensamente questa situazione di fragilità del Paese, causata dall’insicurezza. La preoccupazione maggiore della gioventù rimane il loro futuro. Noi giovani dobbiamo confrontarci con la prospettiva di una crescente disoccupazione, dal fatto che molte strutture internazionali e organizzazioni non governative, non reclutano più a causa della situazione nel Paese. La paura si è insinuata nella mente delle persone di tutti gli strati sociali della popolazione, ma nonostante ciò, ognuno partecipa a modo suo per un futuro di pace nel Paese.Noi giovani universitari guardiamo al nostro futuro con spirito di combattività, nella preghiera e nella speranza.
Aristide K.Sesto anno di Farmacia(È presidente dell’associazione che si occupa della salvaguardia dell’ambiente e lotta alla desertificazione. Da cristiano è impegnato anche in parrocchia con le animazioni liturgiche, suonando l’organo elettrico).Sono nella capitale, Ouagadougou e i tirocini in ospedale proseguono. Apparentemente, nella vita studentesca, tutto procede bene tra campus universitario e vita attiva. Nel tempo libero lavoro nell’ambito dell’associazione “Bankuy Vert” che richiede diversi spostamenti su Dedougou.Riguardo la sicurezza, attualmente la maggior preoccupazione, sono gli spostamenti da Ouagadougou verso le province. Improvvisamente siamo obbligati a diminuire al massimo i viaggi, se non quelli indispensabili.Speriamo, al più presto, che la situazione trovi una via di uscita.
Solange C.Terzo anno SociologiaI miei studi procedono lentamente. A riguardo di questa situazione allarmante, l’avvenire della gioventù universitaria sembra incerto.Personalmente intravvedo, con l’aiuto di Dio, di proseguire i miei studi in Sociologia per ottenere la laurea del terzo anno, poi mi piacerebbe continuare con il master.
Daniele K.Terzo anno Lettere moderneAttualmente, vista la situazione di insicurezza del Paese i giovani hanno ridotto di molto i loro spostamenti. È d’obbligatorio portare con se la Carta d’identità del Burkina, ovunque si vada.La comunicazione è diventata più prudente e discreta, senza lasciar intravvedere il minimo sospetto. Si è prudenti nell’utilizzo del denaro, particolarmente a Dedougou.I corsi proseguono normalmente nelle nostre università, ma l’accesso ai corsi esige la presentazione della Carta dello Studente.In quanto alle attività remuneratrici, noi facciamo gli operai nell’edilizia e vendita di articoli vari.Io sono stato eletto commissario ai conti nel Consiglio Regionale della gioventù, al rinnovo del comitato.
Abele S.Master 2 in EconomiaLa grande insicurezza e la fragilità nel nostro Paese ci preoccupa veramente. Noi preghiamo giorno e notte, e speriamo con tutto il cuore che la situazione del Paese migliori.Le nostre ambizioni e visioni sul nostro futuro non sono cambiate.Per quanto mi riguarda sono a Ouagadougou. Qui conduciamo le nostre attività senza problemi. Ma la nostra relazione con le altre città si trova perturbata. Il Governo attuale del Paese conduce una lotta accanita per la riconquista dei territori occupati dai terroristi. Preghiamo affinché Dio gli conceda la forza e il coraggio di condurre a buon fine questa lotta. Io rimango ottimista sul mio futuro qui nel Paese.
Sandra K.Master Economia e gestione di programmiHo quasi terminato i miei studi, non ho ancora discusso la tesi. Nello stesso tempo sono alla ricerca di un lavoro per potermi mantenere e provvedere alle mie necessità. La ricerca del lavoro è molto difficile dalle nostre parti, visto che bisogna conoscere delle persone ben piazzate, che potrebbero raccomandarti.Il nostro avvenire, con una popolazione composta maggiormente da giovani, per la maggior parte diplomati, è sempre stato confrontato al problema della disoccupazione, un grande problema!In questa situazione di insicurezza molte località non sono più accessibili, accentuando il problema di coloro che sono senza lavoro. La maggior parte si è volta verso l’imprenditoria nel settore informale, con delle attività di breve durata. Improvvisamente ci si ritrova tutti a fare le stesse coseCi si batte a scuola per uscire “sventolando” dei diplomi, per ritrovarsi poi, la maggior parte, con dei lavori precari che non hanno niente a che fare con i nostri studi superiori.
Emma D. e Alice S.Lettere moderneL’anno scorso è stato difficile per noi, perché frequentare i corsi non è facile. Alcuni corsi sono rimasti in sospeso perché i professori rifiutano di venire a Dedougou, visto la minaccia persistente del terrorismo.Al Campus universitario le cose vanno lentamente. Causa l’insicurezza noi preghiamo quotidianamente per la pace e in quanto a me, digiuno ogni mercoledì per la pace. È con la preghiera che noi speriamo di avere la pace in Burkina.Che la speranza non si spenga mai, che la pace ritorni nel Burkina Faso!
Teresa C.StoriaLa questione riguardante la sicurezza in Burkina Faso è molto critica. A causa di questo, noi giovani siamo più propensi verso l’imprenditoria che alla funzione pubblica, nella quale è quasi impossibile entrare. Noi elaboriamo dei piccoli progetti nell’ambito del commercio informale, come il piccolo allevamento di animali all’ingrasso, ovini e suini, per una vendita immediata nelle ricorrenze particolari.In attesa di superare qualche concorso per la funzione pubblica, noi contiamo su questi piccoli progetti per avere qualche soldo. Per quanto mi riguarda, mi piacerebbe tentare l’allevamento di capre, intanto, per cominciare ne ho comperate due.In quanto a me, dopo la laurea breve, ho optato per un tirocinio di un anno alla SND, Servizio Nazionale per lo Sviluppo, a Dedougou, dove posso rimanere in famiglia.Presto servizio alla Segreteria dell’Azione Sociale, questo mi serve per mantenere vive le relazioni e non lasciarmi abbattere. Dopo la licenza noi possiamo insegnare nei licei privati, come insegnanti precari, ma il numero dei laureati è molto elevato, allora i posti sono assicurati solo per i raccomandati.
Rachele B.Tutte le regioni del Parse sono attualmente rosse, eccetto la capitale. La gente rimasta nei villaggi continua a vivere il quotidiano, nonostante i forti rischi di insicurezza. Le strade di comunicazione sono fortemente a rischio, così i villaggi rimangono isolati, perché i jihadisti bloccano tutti i mezzi di trasporto.
Queste semplici testimonianze rivelano quanto preoccupante sia la situazione. Recentemente, il Presidente del Paese, capitano Ibrahim Traore, in una assemblea generale all’università Joseph Ki Zerbo, parlando agli universitari, ha confermato la gravità della situazione.Rivolgendosi ai giovani non ha esitato a interpellarli sul fatto che la Nazione potrebbe aver bisogno di loro…Ivana e Luisella
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