Donatori: presenza silenziosa ma insostituibile

Presso il centro civico di San Lorenzo Isontino, si è riunita nelle scorse settimane l’assemblea dei soci della sezione locale Donatori di sangue “G. Paravan”. La Presidente Tiziana Trevisan per nulla scoraggiata dal numero limitato dei partecipanti, ne ha motivato l’assenza e ha iniziato determinata la riunione. Ha esordito puntualizzando che la grandezza dei donatori sta nel “donare” sangue e tempo, con serietà, impegno e generosità, rimanendo nell’anonimato. Proseguendo, ha evidenziato le “qualifiche” dei presenti, fra cui il vice sindaco Flavio Pecorari e i due giovani Christian ed Elia. Tiziana, ha definito con orgoglio le mansioni dei due ragazzi: Christian come valido aiutante nella stesura del rendiconto annuale e altro ed Elia che, come organico giovanile, ha un carisma innato nell’avvicinare i coetanei e invogliarli a donare il sangue. Elia si è definito “un manovale”, ma non lo è perché il vero mano-vale usa le mani che “valgono” per antonomasia, ma non fanno nulla senza l’intervento della mente e soprattutto del cuore. La sua stessa umiltà parla per lui: non è la vanagloria che qualifica la persona ma l’abnegazione che porta a rinunciare ai benefici personali per un bene più alto. Questo ideale vale per tutti i donatori volontari che offrono qualcosa di sé per salvare la vita di tanti.La presidente ha ripreso, precisando che il 14 giugno ricorre la Giornata Mondiale del donatore istituita a partire dal giorno della nascita di Karl Landsteiner scopritore dei gruppi sanguigni ABO (ABzero). La FIDAS, ha specificato, collabora con tutti gli enti presenti sul territorio, fra cui l’AISM (Associazione italiana sclerosi multipla), alla quale, nelle giornate della “gardensia” 4 e 5 marzo, è stato devoluto il ricavato della vendita di gardenie, ortensie e mele. Efficace anche la collaborazione con la parrocchia e il Comune, in occasione del Nadal in plaza. Tiziana ha accennato alla piccola stele locata nel giardino antistante al Comune, raffigurante una goccia di sangue stilizzata, posata su un ceppo marmoreo, “testimone” muto che racconta al passante il valore del sangue donato che, con la dedizione dei volontari, ritorna a scorrere ritemprato in un organismo indebolito dalla malattia.Continuando, ha definito il numero dei donatori attivi (259) che hanno donato anche in tempo di Covid, e delle donazioni che hanno raggiunto nel 2022, la soglia di 180, cifra consistente per una realtà piccola che, assieme a quelle più grandi viciniore, ha permesso di garantire il sangue anche a regioni diverse dalla nostra. La Presidente ha elogiato la Fidas per l’acquisto di magliette e felpe “rosse” per rendere più visibile l’abbigliamento dell’Associazione, con la proposta del logo “Fidas Isontina San Lorenzo” con due linee spezzate ricurve che si intrecciano in un percorso senza fine, una metafora del sangue che fluisce e rifluisce. Nel contempo l’arrivo di Feliciano Medeot presidente della Fidas Isontina, sempre limpido nell’esposizione in italiano e friulano, che precisa di essere stato egli stesso presidente della Fidas locale, sempre operativa e mai chiusa in se stessa. Esprime il suo orgoglio per il numero delle donazioni, a cui ha contribuito con più di 120. Segue l’intervento del vice sindaco che ha voluto ribadire l’importanza delle raccolte plurime con l’enoteca, illustra il progetto con le scuole realizzato con la collaborazione delle maestre ed evidenzia la capacità dei donatori di operare in rete con le Associazioni. La Presidente, concludendo, informa che si farà un’elargizione a favore di Marco ed Alessio, sempre vivi nel ricordo di tutti.