Estate Insieme: per crescere divertendosi

L’estate è, per sua natura, un tempo dedicato alla spensieratezza e allo svago per tutti i bambini e ragazzi. Una grande opportunità all’interno del tempo estivo è data dai Centri e Campi Estivi, che organizzano in modo divertente e genuino il tempo libero dei più giovani.Tra questi la storica “Estate Insieme” all’Oratorio San Luigi di Gorizia. A pochi giorni dall’avvio delle attività, abbiamo dialogato con don Paolo Biscotti, incaricato dell’oratorio cittadino del Convitto salesiano.

L’estate rappresenta per i bambini e ragazzi, dopo l’impegno dell’anno scolastico, il momento del riposo; un grande momento di crescita individuale. Da questo punto di vista che occasione, che opportunità, rappresentano i centri estivi e i campi estivi?L’istantanea che abbiamo visto in questi giorni in tutte le scuole di Gorizia è stata quella che ritrae tanti bambini, ragazzi e giovani uscire come un fiume in piena dalle rispettive scuole, con il volto gioioso e un grande desiderio di libertà nel cuore tutta da condividere, abbracciando qualsiasi cosa che sappia di sole, riposo, gioco, hobby, nuove esperienze, sport e tanta amicizia.Come un fiume ha bisogno di un alveo per non disperdersi, per raccogliere l’energia che porta dentro e così raggiungere terre lontane ed inesplorate, così questi giovani hanno bisogno di un contesto che permetta loro di sfogarsi, di esprimersi e di liberare in modo creativo e orientato al bene, il tanto potenziale che portano dentro. Un’opportunità preziosa dunque per cogliere tanta grazia, oltre che per tenere ben lontano l’ozio, che sappiamo essere il padre dei vizi, è offerta dall’Estate Insieme. È il centro estivo proposto dalla Pastorale Giovanile Cittadina frutto del lavoro sinergico fra le due Unità Pastorali “Porta Aperta” e “San Giovanni Bosco”. Si tratta di un’esperienza che coinvolge più di 400 tra bambini, ragazzi, animatori, giovani in alternanza scuola-lavoro, educatori professionali, religiosi e volontari di Gorizia e dintorni, in molteplici attività quali laboratori creativi ed espressivi, grandi giochi all’aperto, tempo libero assistito, feste con le famiglie, gite in montagna e nei parchi acquatici, il tutto in un clima di amicizia e di crescita educativa.L’Estate Insieme si pone in continuità, amplificandola in termini di numeri e di intensità, con l’attività svolta in Oratorio durante l’anno, ovvero una sorta di “laboratorio dei talenti” che esprime bene qual è il cuore della missione della Chiesa: l’attenzione verso la maturazione umana e la crescita nella fede delle nuove generazioni nel tentativo di rispondere alle sfide di questi tempi.Per questo anche le attività estive non sono da considerarsi come una parentesi o una pausa rispetto al cammino educativo svolto, ma come la chiusura del percorso annuale e il rilancio dell’anno nuovo che partirà a settembre.Come i cammini svolti durante l’anno, anche l’Estate Insieme ha a cuore, per dirla con don Bosco, la crescita integrale del giovane, pertanto si cerca di avere sempre ben presente questa intenzionalità educativa e formativa modulandola in base al momento della giornata e ai destinatari.Ci saranno dei momenti espliciti, brevi per non appesantire i ragazzi (la scuola è finita!) in cui verrà consegnata la parola formativa del giorno accompagnata da un buon pensiero e da un piccolo impegno che aiuti il ragazzo a migliorarsi. A seguire, un momento di preghiera che diventa un’occasione per continuare il cammino di fede oppure per alcuni, di sentire forse per la prima volta dopo tanti anni, l’annuncio del Vangelo, Parola viva che apre alla vita. Le attività laboratoriali, permettono poi ai ragazzi di esercitarsi nella manualità, nella creatività, nell’esercizio fisico. Le squadre, il gioco stimolano ed insegnano ad avere obiettivi comuni, a lavorare insieme aiutandosi l’un l’altro. Le gite in montagna offrono l’opportunità di godere della bellezza della natura. I grandi giochi che si svolgeranno anche per le vie della città diventano poi l’occasione per accrescere la conoscenza, la familiarità con il territorio. Tutto questo cercando di mantenere vivo un clima di accoglienza, condivisione, inclusività, in altre parole un clima di famiglia in cui il ragazzo possa sentirsi amato.L’estate insieme è un’opportunità anche e soprattutto per un centinaio di animatori, che sono chiamati a mettersi in gioco nel pensare, preparare e condurre tutte le attività sopra descritte all’insegna della gratuità del dono di sé. Attraverso le attività ed i laboratori, giovani e ragazzi mantengono viva la creatività, apprendono l’arte della manualità, si educano al bello, e scoprono-migliorano doti e attitudini personali.

Negli anni della pandemia i ragazzi sono stati altamente penalizzati nel loro “stare insieme” e questo forse è stato il primo anno scolastico in cui sono tornati ad assaporare un po’ di “normalità”. Ecco, all’interno di questo percorso di ritorno alla normalità, che importanza rivestono dal punto di vista aggregativo, di costruzione comunitaria, momenti di incontro come i centri estivi? Che valore ha la frequentazione di queste esperienze?Già con l’avvento delle tecnologie digitali e della possibilità di comunicare a distanza il concetto stesso di socialità è cambiato, in modo particolare per le giovani generazioni. Nei casi più fragili, l’evoluzione tecnologica ha ridotto le occasioni di stare insieme e relazionarsi con l’altro fino a raggiungere situazioni di esclusione, isolamento, rifiuto totale di ogni forma di relazione reale (ad esempio il fenomeno degli Hikikomori). La pandemia poi, ha penalizzato i ragazzi nel loro stare insieme e nell’interazione sociale, limitando le opportunità di socializzazione e di partecipazione ad attività comuni. Questo, come sappiamo, ha comportato una diffusa e significativa interruzione delle normali dinamiche di aggregazione e costruzione della comunità. Ciò posto, il centro estivo, nel processo di ritorno alla normalità, assume un’importanza fondamentale perché offre ai ragazzi l’opportunità di incontrarsi, di socializzare e di partecipare a esperienze condivise dove fare nuove amicizie e rafforzare i legami con i coetanei. Questo tipo di esperienza favorisce lo sviluppo di competenze sociali, come la capacità di collaborare, comunicare ed entrare in relazione con gli altri. Inoltre, come accennato, promuove l’autonomia, la creatività e l’autostima dei ragazzi, consentendo loro di esplorare nuovi interessi e talenti. Contribuisce inoltre alla costruzione di una comunità più ampia e alla promozione di competenze sociali essenziali per la vita di relazione”. Diversi ragazzi che si sono iscritti alla proposta estiva hanno fatto parte del gruppo Medie Insieme promosso dall’Oratorio Cittadino dall’inizio di quest’anno e che hanno coinvolto una settantina di ragazzi delle medie. Se a fine Estate Insieme altri ragazzi si uniranno a questo gruppo, potremmo dire che l’attività estiva avrà raggiunto uno dei suoi obiettivi principali: offrire ai ragazzi la possibilità di partecipare a percorsi educativi di aggregazione durante l’anno e costruire comunità.

I centri estivi ovviamente non devono essere considerati un “parcheggio”; è indubbio però che per le famiglie, soprattutto dove i genitori e parenti lavorano, rappresentano un grande sostegno. Ti chiedo una riflessione su questo e che lettura deve essere data ai centri estivi da un punto di vista educativo ed esperienziale?Il centro estivo svolge un ruolo importante nella vita di molte famiglie, specialmente quando i genitori e parenti lavorano durante le vacanze estive. L’Estate Insieme offre un ambiente sicuro e stimolante per i bambini e i ragazzi, consentendo quindi ai genitori di conciliare il lavoro e le responsabilità familiari.È anche vero che non sono da considerare meramente un servizio di custodia durante le vacanze estive, ma offre la possibilità di continuare l’azione educativa familiare, in quanto il ragazzo si trova accolto da quella che possiamo chiamare una “famiglia allargata”, in cui può ritrovare negli educatori e nelle educatrici, un rimando alla figura paterna e materna, mentre gli animatori possono essere visti come fratelli-sorelle maggiori.La presenza di tanti coetanei che sono già conosciuti, rende l’ambiente già accogliente e invoglia, accompagna ad aprirsi anche a nuove relazioni. Il rispetto delle regole comportamentali, l’impegno nel portare a termine le attività e i laboratori, il fare gioco di squadra sia quando si vince sia quando si perde, il tenere l’ambiente pulito, il dare una mano quando c’è bisogno, l’essere sempre gentili nel rispondere, il chiedere scusa quando si commette qualcosa di male, il rispettarsi a vicenda sono tutti aspetti che si imparano in famiglia e che vengono sostenuti durante l’Estate Insieme. L’esperienza dei campi scuola amplificano ulteriormente tutti questi fattori in quanto si aggiunge l’aspetto importantissimo della convivenza h24 che richiede di effettuare anche tutte quelle attività viste con terrore e tremore dai preadolescenti quali rifare il letto la mattina, pulire gli ambienti (bagni compresi!) apparecchiare e sparecchiare la tavola e ogni altro lavoretto che però permette di comprendere meglio quello che, a casa, i genitori fanno per loro.

Proprio riguardo il profilo educativo, i centri estivi proposti all’interno della diocesi hanno alla base dei valori ben precisi. Come si riesce a trasmetterli? Come è possibile cogliere l’occasione per parlare degli insegnamenti del Signore anche in un contesto così “ludico”?Il cammino di fede cristiana tiene assieme in modo armonico e indissolubile sia la crescita umana sia la crescita spirituale, pertanto nella programmazione e conduzione dell’esperienza estiva i valori cristiani vengono integrati nel pensiero delle attività. Utilizzando una combinazione di attività mirate, testimonianza personale e momenti di riflessione, è possibile creare un ambiente educativo che promuova la fede, l’amore e la compassione cristiana. Il messaggio cristiano viene pertanto proposto in modo esplicito durante la preghiera del mattino e nel lancio della parola del giorno, oppure durante la messa di inizio e fine esperienza o nelle messe feriali che verranno celebrate a fine giornata per chi lo desidera. Oppure più indirettamente attraverso la scelta di attività ricreative e giochi che promuovano la cooperazione, il rispetto, il perdono reciproco e l’amore verso il prossimo. Ci possono essere anche momenti di condivisione e discussione in cui i partecipanti esprimono liberamente le proprie idee, dubbi e domande sulla fede. Queste occasioni possono avvenire sia durante gli incontri di gruppo, sia personalmente intercettando gli educatori o i sacerdoti presenti in cortile. Uno degli aspetti più importanti in questo campo rimane però la testimonianza degli educatori, inclusi animatori e volontari, che attraverso il loro comportamento, la gentilezza, la pazienza e l’attenzione verso gli altri, possono incarnare gli insegnamenti di Gesù. In conclusione, l’estate Insieme può essere un’opportunità unica per trasmettere i valori cristiani e gli insegnamenti del Signore in un contesto ludico.

Brevemente, una presentazione delle attività che tra poco partiranno: che estate si prospetta per i “vostri” ragazzi? Qualche cosa di particolare in programma, qualche novità?La giornata tipo del centro estivo parte con il momento di ritrovo degli animatori prima dell’arrivo dei ragazzi, sia per fare il punto della situazione, sia e soprattutto per affidare al Signore tutti gli animatori che il buon Dio ci affida quel giorno.Segue il momento di accoglienza, bello allegro per risvegliare i volti ancora un po’ assonnati e poi c’è il momento formativo, ovvero la visione di un tratto del film scelto come guida per l’Estate Insieme, abbinato ad un brano del Vangelo per la preghiera quotidiana. Il tutto condensato in una parola chiave che darà il “La” alla giornata. Iniziano subito dopo le attività manuali, sportive ed espressive. Un buon pranzo, un attimo di meritato relax e poi avanti tutta con pomeriggio ricco di giochi in sede oppure, assieme ai ragazzi delle altre sedi, nelle vie e piazze della città.Una novità di quest’anno, per i ragazzi delle medie, è l’attività di Giardinaggio: seguiti da esperti del settore, si cimenteranno nella cura dell’orto, delle galline e del giardino, con la possibilità di lavorare assieme ad alcuni giovani del centro diurno (è un’attività educativa che il San Luigi svolge in sede con giovani “speciali”), sviluppando così, oltre al lavoro cooperativo, anche la sensibilità verso giovani svantaggiati.Per valorizzare il lavoro dei ragazzi e sostenere l’attività del centro diurno, ci sarà la possibilità di acquistare i prodotti dell’orto coltivati e raccolti dai ragazzi.Un’altra novità sostanziale è la scelta di avere un’unica direzione, un unico progetto pastorale per le quattro sedi dove si svolgerà il centro estivo, che saranno seguite da un’equipe di educatori che hanno progettato la proposta educativa “Estate Insieme” coordinata dai referenti dalle due unità pastorali del Decanato “Porta Aperta” e “san Giovanni Bosco”.Altra novità di quest’anno è il cammino unitario di formazione per adolescenti provenienti da tutte le parrocchie del decanato, che si sono ritrovati settimanalmente da ottobre a maggio per dei momenti di gioco, di formazione umana, per le confessioni e per il ritiro di avvento e quaresima.Altra novità è che gli animatori ed educatori sono stati invitati a mettersi a disposizione di tutte le quattro sedi in cui verrà svolta l’Estate Insieme, indipendentemente dalla loro provenienza parrocchiale, per mettersi a servizio dei luoghi dove c’era effettivamente bisogno. Certamente una fatica che ha portato i ragazzi a fare i conti con la centralità del servizio ai bambini e alla comunità prima che ai propri interessi, ma una buona occasione per crescere nella gratuità del dono di sé.Il luogo degli incontri dei vari gruppi è l’oratorio San Luigi, che è diventato Oratorio Cittadino a servizio della città, aperto nei pomeriggi a tutti durante la settimana. Il fine settimana è solitamente molto frequentato sia dai ragazzi delle medie sia dagli adolescenti.Un sogno che abbiamo per i prossimi anni (i cammini in campo educativo possono richiedere molto tempo perché si realizzino, poiché è necessario rispettare la libertà e i tempi personali) è che si consolidino due progetti per ora avviati come esperienze pilota: l’aperitivo dell’animatore e l’Oratorio festivo diffuso. La prima iniziativa, tutta da consolidare, sarà quella di invitare gli adolescenti, almeno quelli che riusciamo ad agganciare con l’Oratorio, alla Messa domenicale e dopo la celebrazione per mangiare uno stuzzichino e passare un momento assieme nei rispettivi oratori parrocchiali; la seconda iniziativa è rivolta ai bambini e ragazzi e prevede che alcuni animatori si mettano al servizio per giocare con loro dopo aver partecipato alla Messa domenicale. L’obiettivo che gli educatori adulti dell’Oratorio della Città si propongono è quello di formare ragazzi e adolescenti, che sappiamo essere a rischio di allontanarsi gradualmente dall’esperienza della fede, alla vita della comunità nelle loro parrocchie.Le proposte e le novità non mancano, ora attendiamo con trepidazione l’arrivo dei ragazzi per poter vivere nell’allegria davvero un’Estate Insieme.