“Guardare all’altro come soggetto delle nostre azioni”

Una presenza costante e preziosa sul territorio, è quella dei Donatori di Sangue della Sezione Fidas di Ronchi dei Legionari, che hanno festeggiato la 52^ Giornata del Donatore. La ricorrenza è cominciata con la celebrazione della Santa Messa che ha avuto luogo nella chiesa di Santo Stefano a Vermegliano ed è stata dedicata a tutti i soci dell’associazione. Al centro dell’omelia tenuta dal parroco monsignor Ignazio Sudoso, è stato messo il Vangelo di Matteo. “La pagina di oggi – sono le parole del celebrante – ci parla di un Dio consapevolmente coinvolto nelle vicende umane. Un Dio misericordioso che invita le persone ad uscire da situazioni di indigenza per vivere con maturità e in collaborazione. Abbiamo ascoltato una testimonianza di perdono, speranza e disponibilità. Un invito a guardare all’altro come soggetto delle proprie azioni”.  Tutti valori e sentimenti – quelli richiamati – riconducibili alla giornata vissuta oggi. “Celebriamo il sangue – commenta ancora monsignor Sudoso – un dono prezioso che ci conduce ad assolvere l’invito alla gratuità. Lasciamoci provocare e suggestionare da questa importante giornata che ci invita, attraverso il Vangelo, a mostrare il volto divino della nostra vita”. Al termine del rito religioso, dopo il canto dell’Inno del Donatore suonato da Ivan Bianchi supportato dalle voci del coro parrocchiale, i festeggiamenti sono continuati nell’area ricreativa nell’ambito della Sagra de la Cesa. Sul palco, dopo il discorso ufficiale del presidente Enzo Zuin che ha relazionato sull’attività svolta dalla locale sezione, ha preso la parola il presidente provinciale della Fidas, Feliciano Medeot. “Anche questa volta – spiega Medeot – questa festa ci dà l’occasione per continuare con rinnovato slancio le nostre attività, ringrazio tutti i preziosi donatori, i collaboratori che si sono adoperati per la realizzazione dell’iniziativa, il parroco e il sindaco”. A coordinare le fasi della manifestazione è stato Renato Chittaro, membro del direttivo ronchese e delegato per la realizzazione degli eventi. Chittaro ha ricordato anche la preziosa collaborazione con l’associazione Solidarietà è Vita. Una realtà con la quale, il prossimo 3 settembre, verrà realizzata la Marcialonga al Centro Visite di Pietrarossa a Monfalcone. Grata per l’ospitalità ricevuta, la Fidas ronchese ha consegnato un riconoscimento ad Alessandro Sartore ed Ervino Gigante, due volontari “di punta” – tra i tanti – impegnati nell’organizzazione della 49^ edizione della Sagra de la Cesa giunta con oggi alla serata finale. Anche il sindaco Mauro Benvenuto ha espresso parole di ringraziamento per i ragguardevoli traguardi raggiunti dalla sezione cittadina. Tra i presenti c’erano anche il comandante dei Carabinieri della cittadina, Mario Egidi, i volontari della Pro Loco e quelli della Protezione Civile comunale. Dopo l’ascolto di varie testimonianze provenienti da alcuni nuovi donatori, ha avuto luogo la consegna delle benemerenze e delle medaglie, attribuiti a seguito delle donazioni effettuate nel 2022. Ad aggiudicarsi il distintivo d’oro per le almeno 65 donazioni effettuate dalle donne e le 80 donazioni degli uomini, sono stati Massimo Di Bert con 85 donazioni, alla pari con Zarino Valeri. A ricevere il distintivo d’oro – con fronde – per aver donato almeno 80 volte tra le donne e aver compiuto le 100 donazioni degli uomini, sono stati Claudio Bassi (104) e Gennaro Farella (101). Sono 20 i nuovi donatori che da agosto a dicembre 2022 sono entrati a far parte della famiglia Fidas ronchese. Si tratta di Gaia Acquafresca, Federico Battistella, Alice Chiara Boccardi, Giulia Casotto, Mauro Ciarabellini, Salvatore Curri, Iannece Sar, Veronika Jazbec, Marta Lonza, Gerardo Naimoli, Fabiana Nicolini, Michele Nocent, Francesca Papa, Simone Puzzi, Valentina Querci della Rovere, Andrea Sgubin, Elisa Sgubin, Giulia Soban, Lisa Tranchina e Emanuela Emanuela.