Mobbing in crescita nei luoghi di lavoro anche nell’Isontino
13 Luglio 2023
Sono in aumento i casi di mobbing segnalati al Punto di Ascolto Antimobbing di Gorizia.Il progetto, nato nel 2018 da un partenariato tra l’associazione SOS Abusi Psicologici ODV e il Comune di Gorizia, ha infatti registrato, nel I° semestre 2022, un aumento degli accessi di persone che si sono rivolte allo sportello perché afflitte da problematiche legate all’ambiente di lavoro. “Il 2022 si era chiuso con 80 utenti che avevano compiuto l’intero percorso – ha illustrato l’avvocato Teresa Dennetta, coordinatrice del Punto di Ascolto goriziano -; il solo I° semestre 2023 ha già fatto registrare 49 persone che stanno compiendo lo stesso percorso; si stima quindi che l’anno, molto probabilmente, si chiuderà superando le 80 casistiche dell’anno precedente”. Delle 49 persone che si sono rivolte allo sportello, 34 sono donne, 15 gli uomini – tra nuovi e reiterati soggetti -. Le donne che fanno accesso al servizio sono in aumento: sono infatti passate dal 59% al 69%, prendendo a riferimento lo stesso semestre dell’anno precedente. In aumento anche i nuovi utenti: “i nuovi casi sono tanti, il fenomeno sembra essere in forte crescita – ha aggiunto l’avvocato -; solo il 12% dei casi seguiti arriva dall’anno precedente”.Osservando i dati presentati nel Report del I° semestre di attività per l’anno in corso, la fascia d’età che più spesso chiede sostegno per vessazioni è quella dai 51 anni in su, salita dal 41% del I° semestre 2022 al 43%. “Un dato importante: è la fascia d’età che più si avvicina alla pensione, spesso con un contratto a tempo indeterminato, che una volta dava una certa garanzia di sicurezza e stabilità – ha commentato Dennetta -. Ora sembra non essere più così e soprattutto è la fascia d’età che fa più fatica perché, in caso di licenziamento, affronta spesso difficoltà nel trovare una nuova assunzione”. Proprio guardando alle tipologie di contratto che si presentano al Punto di Ascolto, risultano in aumento anche i Tempi Determinati: “fino a poco tempo fa questi “stringevano i denti” perché sapevano di poter contare su una situazione temporanea che avrebbero presto chiuso; ora non è più così e fanno difficoltà a vivere determinate situazioni preoccupanti e vessazioni lavorative”, ha aggiunto l’avvocato.Dai dati presentati, risultano in aumento le richieste di ascolto esposte dai dipendenti del settore privato (che passano dal 70 al 74%), mentre per quanto riguarda le cause presunte di disagio lavorativo, in forte crescita sono i mutamenti aziendali – in salita dal 32 al 40% -, le richieste dirette alla persona (dal 10 al 16%) e le vessazioni in seguito a infortunio o malattia, salite dal 10 al 12%.”Si nota poi una sorta di “schema” che segue la vessazione – ha spiegato Dennetta -: dapprima c’è una marginalizzazione dall’attività lavorativa, con uno svuotamento delle mansioni; si registra poi anche un eccessivo controllo, fino alle umiliazioni. È molto importante per noi comprendere queste dinamiche, anche per valutare le strategie da mettere in campo”.La presentazione del Report del I° semestre è stata anche l’occasione per inaugurare la nuova sede del Punto di Ascolto Antimobbing, che lascia gli spazi del Centro Lenassi per trasferirsi in via Barzellini n. 5, nell’edificio – all’interno del Parco Comunale – che un tempo ospitava gli uffici del segretario comunale. “Questa nuova sede – ha commentato il sindaco Ziberna, affiancato dalla consigliera comunale Bernobich – è decorosa, funzionale alle esigenze di riservatezza che questa materia richiede, grazie a due sale separate che consentono ascolto e consulenza non promiscua”.Il Punto di Ascolto Antimobbing di Gorizia – strumento che la Regione FVG mette a disposizione gratuitamente per i cittadini in difficoltà che cercano soluzioni nel contesto lavorativo e che ha carattere sovraprovinciale, comprendendo anche l’area triestina – offre supporto legale, medico e psicologico, con un gruppo operativo costituito da un’operatrice di accoglienza, un avvocato giuslavorista, una psicologa psicoterapeuta e un medico del lavoro. È operativo il martedì e il venerdì dalle 12 alle 17 e il giovedì dalle 9 alle 17. Le consulenze sono gratuite, riservate e anonime; è possibile accedere al servizio anche telefonicamente, contattando lo 0481 383515/ 383511/ 091326.
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