Dalla Costa d’Avorio a Roma

Sono Padre Ange Narcisse Kouamé, sacerdote della diocesi di Yamoussoukro in Costa d’Avorio, studente presso la Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università Santa Croce di Roma. Nell’ambito dei miei studi, attualmente sto anche svolgendo uno stage presso il settimanale diocesano Voce Isontina. Vorrei condividere con voi la mia esperienza di viaggio – studio nella Comunicazione in terra italiana.Dopo l’ordinazione, ricevuta il 28 gennaio 2017, ho assunto l’ufficio di vicario parrocchiale, rispettivamente presso la parrocchia di Sant’Anna di Bocanda e presso la Cattedrale di Sant’Agostino, nella diocesi di Yamoussoukro, situata nel centro della Costa d’Avorio.La passione per la Comunicazione mi aveva appassionato già durante gli studi al Seminario maggiore, dove mi dedicavo alla scrittura di articoli per la rivista interna. Inoltre, dopo l’ordinazione diaconale, sono entrato a far parte dell’équipe dell’Ufficio Comunicazione della diocesi di Yamoussoukro, dove ho potuto confrontarmi un po’ con le realtà della gestione della radio e dei social media. E, in maniera del tutto inaspettata, il mio vescovo ha deciso di mandarmi ad “allenarmi” per affrontare le sfide della Comunicazione a Yamoussoukro, la capitale politica della Costa d’Avorio. In effetti, la Chiesa di Yamoussoukro ha particolare necessità di poter contare su operatori formati nelle moderne tecniche di comunicazione per trasmettere un messaggio che possa contribuire allo stesso tempo alla comprensione della fede e dell’azione pastorale, ma anche del ruolo che può e deve svolgere la Chiesa per la pace e lo sviluppo nel rispetto della libertà. C’è già una radio diocesana, Radio Maria, con personale ben preparato, ma il vescovo ha pensato bene di rafforzare il team mandandomi a studiare.Quindi, dopo sei anni di servizio pastorale, è stato necessario tornare all’università, questa volta in un contesto molto diverso: quello della cultura italiana. Ovviamente la prima difficoltà è stata quella della lingua, per me che arrivavo per la prima volta a Roma; però ero felice di scoprire la cultura italiana e, proprio parlando di comunicazione, una delle belle cose che mi ha colpito è che gli italiani comunicano quasi sempre con gesti inscindibili dall’arte comunicativa. Studiare nella Città Eterna è un’esperienza entusiasmante, soprattutto in un’università cattolica con persone provenienti da tutto il mondo. È un buon momento per “Imparare Roma”, come diceva Papa Giovanni Paolo II, cioè al di là degli edifici e delle storie, per connettersi con le radici profonde della fede cristiana. Tuttavia, la distanza dalla famiglia e dal Paese non ha reso le cose più facili, poi è arrivato l’inverno, i primi esami… Ma per grazia di Dio siamo stati in grado di completare e convalidare questo primo anno. Inoltre, abbiamo potuto contare sull’incoraggiamento di alcuni amici della diocesi di Gorizia che abbiamo conosciuto in Costa d’Avorio nel 2010. Infatti, mentre ero ancora seminarista in tirocinio nella parrocchia di San Giovanni (il cui parroco all’epoca era don Flavio Zanetti), ebbi la gioia di accogliere in visita un gruppo della diocesi di Gorizia (9 persone). Abbiamo trascorso circa tre settimane insieme, durante le quali hanno potuto visitare alcuni siti importanti in Costa d’Avorio, in particolare a Yamoussoukro e Bouaké, dove erano presenti missioni della diocesi di Gorizia. È quindi con grande emozione che li ho ritrovati dopo tutti questi anni, durante i quali siamo riusciti a tenerci in contatto grazie ai social media. Hanno anche organizzato un piccolo incontro per darmi il benvenuto quando sono arrivato in Italia nel giugno 2022. Posso dire che questa è la seconda famiglia che il Signore mi ha dato qui. Inoltre, questi studi in Comunicazione sono anche per me, come sacerdote, l’occasione per fare un’altra esperienza pastorale. Infatti, le poche parrocchie dove abbiamo celebrato i sacramenti ci hanno permesso di immergerci nell’esperienza di fede in Italia, con realtà che non sempre corrispondono all’esperienza che ho avuto finora in Costa d’Avorio. Soprattutto ho incontrato persone allegre e accoglienti. Nelle parrocchie si vive la vera comunicazione, cioè la comunicazione che avviene parlando con il  cuore, come ci invita  Papa Francesco. Su indicazione della Pontificia Università Santa Croce di Roma e con l’accordo dell’Arcidiocesi di Gorizia, ho iniziato dall’inizio di luglio un tirocinio a Voce isontina, affinché le conoscenze teoriche acquisite passino in pratica. Questa è una grande opportunità per conoscere meglio il mondo della Comunicazione che è davvero immenso. Con la grazia di Dio, spero di poter, nei prossimi anni, completare questi studi in Comunicazione per offrire un servizio migliore alla diocesi di Yamoussoukro.