“Io voglio che qui si venga in processione”

Il Santuario di Lourdes ha disposto che tutti i pellegrinaggi provenienti da qualsiasi parte del mondo abbiano un tema conduttore sul quale prepararsi nei mesi antecedenti il viaggio alla Grotta di Massabielle. Il tema proposto, poi, risulterà il filo con il quale intessere la tela dei giorni di presenza nella città mariana per eccellenza.Non è questa una novità degli ultimi anni, assolutamente! L’ufficio pastorale del santuario da molti anni propone il tema al fine di una preparazione comune anche se articolata ed adattata alle singole realtà nazionali, linguistiche e regionali. Saltare a piè pari questa offerta pastorale, come accade e non solo raramente, significa andare a Lourdes in modo isolato, personalistico e senza poter  partecipare appieno delle potenzialità pastorali che tutto l’apparato del santuario mette in essere.Ricordiamo come i temi proposti per questi ultimi anni sono partiti, nel 2021, dalla figura di Maria che si presentò a Bernadette Soubirous affermando, nella apparizione del 25 marzo 1858, di essere “l’Immacolata Concezione”. Proprio quella Immacolata diede alla piccola Bernadette più messaggi, sia di ordine strettamente pratico sia di ordine spirituale-morale. Il 26 febbraio, la Madonna diede alla veggente  questo incarico: “Vada a dire ai Sacerdoti che qui si costruisca una cappella”. Questo messaggio è stato diviso in due parti: la prima “Vada a dire ai Sacerdoti…” è stata oggetto di riflessione e preparazione per i pellegrinaggi effettuati nel 2022 e la parte restante “…che qui si costruisca una cappella!” è stato il leitmotiv dell’anno in corso.Per il prossimo anno il Santuario ci chiede di sviluppare una buona preparazione concentrandoci sul messaggio dato dalla Vergine il giorno 2 marzo: “Io voglio che qui si venga in processione”. A dire il vero, quella mattina – era un martedì – l’Immacolata insistette ancora riguardo la costruzione della cappella, visto che le risposte date da chi di competenza erano state del tutto negative.”Io voglio che qui si venga in processione” risultano parole sulle quali si fondano i pellegrinaggi che dal 1858 ad oggi sono succeduti e si succederanno in futuro ai piedi della grotta di Massabielle.La nostra Sottosezione di Gorizia si attiverà attraverso l’apposita “commissione allargata” per elaborare un percorso di formazione e di preparazione assieme alle Sottosezioni di Udine e Trieste. Ci saranno incontri comuni con le sorelle, con i barellieri, i sacerdoti e i nostri amici in difficoltà di Gorizia, Udine e di Trieste. Avremo anche momenti di incontro per tutti noi della Sottosezione goriziana. Troppi incontri, come qualcuno dice, sia in casa nostra che nelle altre Sottosezioni? Forse sì, ma, credetemi, si vede la differenza tra chi ha cercato di prepararsi e chi ha scansato questi momenti e non sempre per vera necessità… mi dispiace dirlo.Proviamo, fin d’ora a pensare che: “Io voglio…” è una precisa volontà di Maria e il suo “volere” contiene la preoccupazione di una mamma per la salute soprattutto spirituale dei suoi figli. Poi Ella aggiunge “…qui…” e non solo nella tua parrocchia o in qualche altro posto. “Qui” significa Lourdes e la sua grotta. “Si venga in processione”, con queste parole Maria si rivolge a un “popolo” che vorrebbe unito, il “Suo popolo”, il “popolo del Figlio” che Ella ha ereditato ai piedi della Croce: “Donna, ecco tuo figlio” (Gv.  19,25-34). Con queste parole il Redentore affidava alla propria Madre non solo Giovanni, il futuro evangelista, ma l’umanità intera. Quella umanità, ovvero noi siamo chiamati ai suoi piedi…. e come possiamo ignorare l’appello di Maria, Madre di Dio, Madre della Chiesa e Madre nostra?