Gradisca d’Isonzo: performance teatrale con gli ospiti del Cara
1 Luglio 2015
È stata una serata ricca di suggestioni per il numeroso pubblico presente – avvolto fisicamente e coinvolto emotivamente dall’azione scenica – che alla fine ha sottolineato con un lunghissimo e caloroso applauso la bravura dei protagonisti in azione. Fin dall’entrata nella corte lo stesso allestimento della scena preparava all’evento suscitando delle emozioni, come ha sottolineato all’inizio l’Assessore ai Servizi Sociali, Educazione, Politiche giovanili e Comunicazione, Francesca Colombi.Questa #azione1, in continuità con il percorso intrapreso nel 2013 all’interno del Centro di Accoglienza Richiedenti Asilo, è stato preceduto da due settimane di laboratorio teatrale con gli ospiti della struttura, aperto ad operatori sociali, attori, allievi attori e cittadini: un esperimento di integrazione attraverso l’arte per mettere in figura ancora una volta – come ha brillantemente spiegato in apertura il regista Riccardo Vannuccini – i legami segreti che intercorrono tra culture diverse, tra popoli lontani, tra terre distanti. Il racconto messo in scena si proponeva di disegnare figure all’orizzonte, uomini e donne che si allontanano e che ci vengono incontro, di cui possiamo intravedere, se ci poniamo in ascolto, se allarghiamo le maglie strette del capire in favore del sentire, la storia, la corporatura, il modo di camminare, la sonorità della voce.Il suono dolce e struggente di una tromba sulla scena, in perfetta sintonia con la base musicale, ha accompagnato tutto il percorso dei bravissimi attori che val la pena nominare: assieme ad Elisa Menon – animatrice del laboratorio e regista assieme a Riccardo Vannuccini – Elena Molinari, Said Karim Akbar, Khan Muhammad Sajjad, Ismail Khan, Stefania Carlotta Del Bianco (assistente alla regia), Juan D’Auria, Elisa Gerolimetto, Jamil Ahmad Siddiqui.Nell’introdurre la serata Marco Fabris, a nome della compagnia teatrale Fierascena, promotrice del Festival di Teatro Sociale, ha voluto ringraziare il numeroso pubblico presente e ricordare associazioni ed enti coinvolti a vario titolo nella realizzazione dell’evento, a cominciare da Artestudio, il Comune di Gradisca d’Isonzo, la Provincia di Gorizia, la Caritas Diocesana, il C.I.S.I., il circolo don Eugenio Brandl di Turriaco (service audio e luci).Il festival di Teatro Vulnerabile prosegue ora con altri due laboratori: Fabbrica Amleto – dedicato al tema del lavoro – e Fili d’Erba – dedicato alle diverse abilità – che si concluderanno entrambi con una performance aperta al pubblico, venerdì 3 e sabato 4 luglio, con inizio alle ore 21.15, sempre a Gradisca, nella suggestiva Corte Marco d’Aviano di palazzo Torriani, in via Bergamas.
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