Come i discepoli di Emmaus

Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno, che ricorre domenica 22 ottobre, Papa Francesco si è ispirato all’esperienza dei discepoli di Emmaus che, nell’incontro con Cristo risorto, si trasformano in attivi missionari: “Cuori ardenti, piedi in cammino” (cfr. Lc 24,13-35). Vale la pena riprendere un breve frammento del Messaggio che Papa Francesco ci consegna per questa 97^ Giornata Missionaria Mondiale:L’immagine dei “piedi in cammino” ci ricorda ancora una volta la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra. Oggi più che mai l’umanità, ferita da tante ingiustizie, divisioni e guerre, ha bisogno della Buona Notizia della pace e della salvezza in Cristo. Colgo pertanto questa occasione per ribadire che “tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile”. La conversione missionaria rimane l’obiettivo principale che dobbiamo proporci come singoli e come comunità, perché “l’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa”.Talvolta anche noi come i due di Emmaus sperimentiamo un senso di scoraggiamento legato ai tempi nei quali viviamo; le guerre che affliggono tanti popoli, in questi giorni il sangue scorre nella terra sessa di Gesù nella Terrasanta, poi ancora in Ucraina, senza dimenticare la situazione drammatica dell’Africa – Burkina Faso in particolare – e in alcune parti dell’Asia. Poi ancora la povertà che costringe tanti a lasciare la propria terra e intraprendere viaggi pieni di pericoli verso l’Europa. Ecco tutto questo ci preoccupa e ci sconforta, poiché si tratta di fenomeni globali per i quali non ci sono soluzioni di semplice attuazione. In questa situazione, Papa Francesco ci incoraggia a continuare la missione con il coraggio dell’evangelizzatore di Emmaus.E se potremmo pensare che in questo momento ci sono temi più urgenti della Missione, il Papa ci suggerisce invece con forza che tutti hanno diritto di ricevere il Vangelo, non come imposizione, bensì come condivisione della gioia di un’umanità pacificata.Nell’occasione dell’ottobre, che è tradizionalmente dedicato alla sensibilizzazione delle nostre comunità a partecipare alla missione universale della Chiesa, condividiamo anche alcuni aggiornamenti legati alle nostre missioni “goriziane”:- Costa d’Avorio: don Michele Stevanato continua con gioia il suo impegno nella cara Arcidiocesi di Bouaké nella Parrocchia San Francesco di Kogondekro.La missionaria Claudia Pontel, è rientrata a casa per alcune settimane, ma presto riprenderà il suo impegno al Centro per minori Notre Dame des Sources, dove sta accogliendo anche i ragazzi che svolgono il Servizio Civile.- Messico: il caro padre Aldo Vittor ci ha scritto la scorsa settimana dalla Diocesi di Texcoco, sui festeggiamenti per i 500 anni di evangelizzazione.Conosciamo il suo entusiasmo e la sua competenza e sappiamo quanto impegno richiedono i suoi tanti impegni nella Parrocchia e con la Pastorale Universitaria diocesana.- Thailandia: da ormai vent’anni esiste una collaborazione tra le diocesi della regione ecclesiastica del Nord-Est d’Italia e la diocesi di Chiang Mai (situata nel Nord del paese).Attualmente ci sono quattro preti che provengono da tre diocesi diverse: don Raffaele Sandonà e don Bruno Rossi (diocesi di Padova), don Ferdinando Pistore (Diocesi di Vicenza) e don Bruno Soppelsa (Diocesi di Belluno Feltre). A luglio, nella Missione si è tenuta anche la Summer school della Facoltà teologica del Triveneto, un appuntamento di livello accademico, incentrato sul dialogo interreligioso con il buddhismo.- Burkina Faso: grazie all’opera di Ivana Cossar e Luisella Paoli, continua anche “a distanza” la collaborazione missionaria con le Diocesi di Nouna e Dédougou soprattutto nell’ambito dell’educazione ai vari livelli, compreso quello universitario e il Seminario Minore.Purtroppo la situazione in Burkina Faso è drammatica a causa degli attacchi terroristici nel Nord del paese così come ci è stato raccontato in un articolo della scorsa settimana.- Algeria: la cara Anna Medeossi, anche se attualmente impegnata negli studi Al Cairo, si prende cura dei rapporti con la Diocesi di Orano con la quale da alcuni anni sono stati sviluppati progetti di collaborazione nell’ambito caritativo.Nel 2024 la CEI ripropone il progetto Giovani in Missione, grazie ad una convenzione appositamente elaborata per esperienze brevi di giovani (18-35 anni) presso i missionari.ci sarà un momento di rappresentazione spirituale su San Charles de Foucauld “Per fare della vita un amore”. Nell’enciclica “Fratelli tutti”, Papa Francesco lo indica come una “persona di profonda fede, la quale, a partire dalla sua intensa esperienza di Dio, ha compiuto un cammino di trasformazione fino a sentirsi fratello di tutti” (286).