Grado: “What’s up?” non si ferma nemmeno d’estate

Per non far percepire loro un senso di “abbandono” durante i mesi estivi, il programma verrà proseguito anche nel corso dell’estate, spostandosi a Grado, con la collaborazione dell’Associazione Lab e il sostegno del Comune della località balneare e della Grado Impianti Turistici.”A Grado lavoreremo a un “progetto su strada” con l’aiuto di una psicologa – ha spiegato la dottoressa Grazia Maniacco, referente per l’Associazione Lab – raggiungendo anche quei giovani che non frequentano i gruppi o i luoghi di aggregazione più strutturati. Si contatteranno tutti i ragazzi, non solo quelli problematici, perché tutti hanno il diritto a esprimersi e a tirare fuori le loro abilità, le “life skills””. Ma cosa sono queste “life skills” di cui si parla tanto? Sono le abilità, le competenze che è necessario apprendere per mettersi in relazione con gli altri e per affrontare i problemi, le pressioni e gli stress della vita quotidiana; strumenti che tutti possediamo ma che spesso i ragazzi molto giovani non sono stati istruiti ad usare e credono di non possedere.”La chiave umana sta nel far interagire i ragazzi con i genitori, con gli adulti e con noi esperti della formazione – ha suggerito Igor Damilano, tra i principali attori del progetto “What’s up?” -: saranno i giovani stessi ad organizzare, opportunatamente guidati, due o forse tre eventi nel corso dell’estate, relazionandosi con uffici e responsabilità, trovando soluzioni. Un modo estivo e giocoso per fargli dire ciò che vorrebbero realizzare e dandogli il metodo e gli strumenti per crearlo”.”What’s up?”, oltre ai già citati Comune di Grado e GIT, è promosso dall’Associazione per i Servizi Sanitari n.2, dalla Provincia di Gorizia e dalla Fondazione Carigo, in collaborazione con il Miur e la Consulta provinciale studentesca e gode del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della collaborazione di numerose associazioni locali.