Quella piastrina tornata in Italia dopo 81 anni

Dopo ottantun anni, torna alla famiglia la piastrina metallica di riconoscimento del giovane soldato aiellese Giuseppe Buset disperso nella campagna di Russia nel 1942.
Con una semplice e toccante cerimonia, svoltasi nella sede istituzionale del comune di Aiello, c’è stata la consegna della targhetta di riconoscimento alla nipote Bianca Della Pietra (Bianca è figlia di una sorella di Giuseppe) da parte di Manuel Pascolat componente del “Comitato d’Onore del soldato Austro-Friulano”, che vide casualmente questa piastrina nel sito di Ebay, l’acquistò e poi si mise in cerca degli eredi di questo soldato caduto.
Dopo una minuziosa e certosina ricerca è riuscito a risalire alla famiglia di provenienza del soldato e con grande felicità, ha consegnato questo piccolo ma importante cimelio alla famiglia, che ha già espresso il desiderio di volerla donare al Tempio ossario di Cargnacco.
Dopo il saluto del sindaco Roberto Festa e prima della consegna, c’è stata una contestualizzazione storica del professor Stefano Perini, che ha ricordato come Giuseppe Buset si sposò, poco prima di partire per la Russia; partì nel 1942 con il 30° raggruppamento e non fece più ritorno a casa. Dichiarato disperso forse in Russia, sarà sepolto chissà dove, ma certo rimasto nel cuore di tutti i parenti e di tutti quelli che gli volevano bene.
Erano presenti alla cerimonia oltre al sindaco Roberto Festa e la sua vice Lucia Giaiot, i vertici del “Comitato d’Onore del soldato Austro – Friulano” con il presidente Marco Benes e il suo vice Maurizio Staffuzza, il comandante della stazione dei carabinieri Giuseppe Sarra Fiore, rappresentanti della locale Commissione Storia e alcuni parenti di Giuseppe Buset.

Livio Nonis