I 40 anni dell’auditorium “mons. Ernesto Galupin”

Compie 40 anni l’auditorium “Monsignor Ernesto Galupin”, centro nevralgico delle nuove opere parrocchiali realizzate in quel tempo a Romans d’Isonzo.
Furono inaugurate nel corso di un’affollata cerimonia che si tenne nel pomeriggio del 12 novembre 1983, esattamente 5 anni dopo l’arrivo a Romans, era 12 ottobre 1978, del nuovo parroco don Adelchi Cabass, che fu l’ideatore dell’opera realizzata al posto della vecchia sala del circolo parrocchiale eretto nel 1922 da don Galupin.
Il nastro inaugurale fu tagliato in modo congiunto dall’arcivescovo mons. Antonio Bommarco e dal sindaco Eddi Petruz, affiancati dallo stesso don Adelchi.
La cerimonia fu allietata dalla presenza del gruppo polifonico “Claudio Monteverdi” di Ruda e dal complesso bandistico “Michele Pom­panin” di Mariano del Friuli, che con i suoi brani accompagnò i momenti più significativi della cerimonia, mentre la relazione sul circolo cattolico istituito da monsignor Galupin” fu tenuta dal professor Luigi Tavano.
Parlarono pure il progettista Paolo Poian e don Adelchi, che ringraziò quanti avevano collaborato alla realizzazione dell’opera, augurandosi che le diverse componenti parrocchiali (bambini, giovani, adulti e anziani) attraverso le molteplici attività che avrebbe potuto ospitare l’auditorium e le altre sale, potessero crescere insieme nella vita cristiana.
È così è stato, sapendo che il nuovo complesso oltre all’auditorium capace di 200 posti a sedere, era dotato una sala riunioni con 50 posti e un’altra sala con 30 posti al primo piano.
Un complesso che da allora e fino ai giorni nostri si è mostrato fondamentale per la crescita del paese, ospitando concerti, rassegne teatrali, spettacoli di contenuto musicale ed altri eventi.
Una sala, quella maggiore, che si è mostrata molto preziosa in questi ultimi due anni, in cui la chiesa parrocchiale è rimasta chiusa in attesa di restauro, ospitando le celebrazioni eucaristiche giornaliere e le cerimonie funebri.
Edo Calligaris