Nonni e nipoti insieme per la Castagnata

Una giornata di sole che, timidamente, si faceva strada fra le nuvole, non più foriere di pioggia incipiente. Il portone d’entrata della Scuola dell’infanzia di San Lorenzo Isontino era chiuso, ma all’interno il cicaleccio dei bambini era più percepibile del solito.
Negli alunni il pensiero correva veloce alle figure che già affollavano il marciapiede davanti all’edificio: erano tante e diverse, con lo sguardo teso a cogliere ogni piccolo movimento al di là della grande vetrata: erano i nonni che mai avrebbero mancato al momento di festa dei loro nipoti. Aperto il portone entrarono veloci, alcuni assieme ad altri piccoli, non ancora in età scolare.
Solerti e industriosi, diversi Alpini si affaccendavano accanto ai grandi contenitori portatili dove avrebbero arrostito le castagne, cibo di sostentamento nella povertà di un tempo, e oggi ancora pregiate per la loro prelibatezza.
All’orario stabilito i bimbi incominciarono ad uscire, mano nella mano, per posizionarsi, uniti, al posto loro assegnato. Grandi, medi e anche i più piccoli cercavano i visi dei loro nonni.
Una maestra ha ringraziato i presenti, i nonni in particolare, e il gruppo degli Alpini, per la loro consueta e cordiale disponibilità.
La “castagnata”, dal punto di vista organizzativo, ha continuato, è stata il risultato dell’impegno di molti: insegnanti, personale della scuola, genitori e loro rappresentanti che, con una comune sinergia, hanno contribuito alla preparazione della piccola manifestazione. A seguire il canto “La castagna dispettosa, … se la mangi è deliziosa”! La composizione molto simpatica, dal ritmo orecchiabile e di acquisizione intuitiva, ha presupposto tutto un lavoro didattico accurato e formativo, mirato alla conoscenza del frutto tipicamente autunnale, che ha molto entusiasmato i piccoli. La rappresentazione è continuata con altri due canti, questa volta dedicati ai nonni, i cui testi erano un plauso corale a queste figure che donano tanto amore ai nipotini e altrettanto ne ricevono: qualche lacrima ha palesato la commozione nell’ascoltare quelle voci che li hanno ricompensati di tutto il loro lavoro, silenzioso, discreto e protettivo profuso nel tempo.
Alla fine i rinnovati ringraziamenti delle maestre agli Alpini, rappresentati dal Presidente locale, Roberto Stacco, a cui è stato consegnato un cartellone realizzato dai bimbi. Un esempio, questo, di quanto una produzione grafico pittorica, possa rappresentare con un insieme di simboli, tutto un mondo di sensazioni spontanee e libere, proprie del mondo infantile, immaginifico e innocente, che si esprime con il cuore senza barriere di alcun tipo.
Le immagini evocative del cappello alpino piumato, del numero 100 che richiama il centenario del Corpo con lo 0 (zero) dipinto con le sfumature dell’arcobaleno, foriero di pace, una lumachina che, fiera, alza la testa e non si arrende, due piccoli monti posati su un cuore che semi nascondono il sole che comunque risorge ogni giorno, e infine un grande ombrello con le mani in cerchio di diverso colore che rimandano alla diversità che non è mai un limite ma un’immensa ricchezza.
Il lavoro del grande poster è stato salutato con un canto alpino, in cui i bimbi hanno messo tutto il loro gioioso impegno, riscuotendo fragorosi applausi.
Subito dopo, piccoli e nonni hanno ricevuto dagli alpini un sacchetto di castagne gustato con piacere.
ElleEmme