L’abate Biavi, figlio dimenticato di Cervignano

Lunedì 26 febbraio saranno ricordati con due appuntamenti (una celebrazione di suffragio ed una conferenza storica) i 340 anni dalla nascita dell’abate Giovanni Biavi. I riflettori si accenderanno su un personaggio che ha realizzato opere notevoli in vita ma che purtroppo è stato troppo presto dimenticato.
Se la sua storia uscirà dall’oblio sarà merito soprattutto dello storico e ricercatore Antonio Rossetti che grazie al suo articolo pubblicato sulla rivista della Società filologica friulana “Sot La Nape” ha permesso a tutta la Bassa Friulana di conoscere un illustre concittadino del suo passato.
Giovanni Biavi era nato a Cervignano il 26 febbraio 1684 e morì nel suo paese natale il 12 agosto 1755. Ordinato sacerdote a Vienna il 17 dicembre 1707, nella cattedrale di Santo Stefano, dall’arcivescovo della capitale austriaca Francesco Ferdinando barone di Rummel, il 27 giugno dell’anno 1711 ottenne la laurea in teologia e filosofia all’università di Cracovia.
L’abate Biavi si distinse per la carriera diplomatica e per le alte doti letterarie di drammaturgo, poeta e storico. La sua vasta erudizione, l’amicizia dell’imperatore Carlo VI, i contatti con i più importanti intellettuali di quel periodo, gli permisero di inserirsi fra i protagonisti della letteratura italiana ed europea dei primi anni del ’700. Si ricordano tra le sue numerose opere “Dafne”, dramma pastorale rappresentato alla Fenice a Venezia, e “Fulvia”, un’ulteriore opera pastorale.
Insignito del titolo onorifico di abate e di quello di nobiliare di patrizio romano, fu accademico dell’Arcadia e della Crusca.
Le Associazioni CiMAS (Civico Museo Archeologico e Storico) di Cervignano del Friuli e l’AUSER (AUautogestione SERvizi) Bassa Friulana e la parrocchia di San Michele Arcangelo lo vogliono ricordare e far conoscere, lunedì 26 febbraio alle ore 11 con una messa in suffragio nella chiesa di San Girolamo, dove nel 1932 la cittadinanza cervignanese collocò in sua memoria il sarcofago romano e la targa marmorea visibili nella cappella laterale a destra.
La sua figura, poi, sarà al centro di una conferenza che si svolgerà nella stessa giornata alle 18.30 nella Casa della Musica, dove Antonio Rossetti parlerà delle sue opere e della sua figura: saranno letti alcuni testi tratti dalla sua ricca produzione letteraria a cura di don Manuel Millo mentre gli accompagnamenti musicali saranno eseguiti dal maestro Mauro Pestel e da Ilaria Di Lena.
Per l’occasione l’associazione culturale Corima ha riprodotto una sagoma che rappresenta Giovanni Biavi, che verrà esposta in Casa della musica. L’amministrazione comunale cervignanese in passato gli ha dedicato una via (in prossimità di via Aquileia), mentre anche la scuola primaria di via Turisela è dedicata a lui.

Livio Nonis

(In foto la scuola di via Turisela dedicata all’abate Biavi)