Rivive Parco Coronini

Parco Coronini Cronberg, uno dei più maestosi “polmoni verdi” di Gorizia, rivivrà presto i fasti di un tempo.
Grazie infatti ad un importante progetto di restauro e riqualificazione – finanziato con un contributo pari a 1.742.000 euro ottenuti dal bando PNRR “Investimento 2.3 Programmi per valorizzare l’identità dei luoghi: parchi e giardini storici” – la grande area verde ritroverà le originarie caratteristiche di giardino mediterraneo e paesaggistico.
“Il parco conta 150 anni di storia – ha illustrato l’architetto Giulio Valentini, capogruppo dell’Associazione Temporanea di Professionisti che ha ideato il progetto – e in seguito alla sua ultimazione verso metà del ’900 non ha mai visto un vero progetto di mantenimento, sviluppandosi quindi in maniera un po’ “autonoma”. Nel 2017 i forti danni causati da una tromba d’aria fecero suonare il primo campanello d’allarme sulla conservazione del Parco e oggi, grazie alla collaborazione con la Forestale Regionale, sta rinascendo”. L’architetto ha quindi illustrato i dettagli del progetto messo in atto con i fondi PNRR: “la componente del verde è quella preponderante, su questa saranno fondamentali e prioritari gli interventi, con l’eliminazione della vegetazione infestante e pericolante e il reinserimento delle specie mediterranee che rappresentavano il tratto più caratteristico del Parco”. Importanti interventi verranno apportati anche su sentieri, manufatti architettonici e muri di contenimento, come ad esempio il ripristino della scala d’accesso da via della Scala e la riapertura del portone sulla stessa via, la sostituzione della recinzione in via Brass, omologandola con quella di viale XX Settembre per dare senso di continuità, la creazione di un pianoro per “area spettacoli” nell’ex area del torrente Corno e l’implementazione con pannelli fotovoltaici opportunamente mascherati e integrati nell’ambiente.
Verrà inoltre completamente riqualificata la zona dell’ex piscina, trasformata in cisterna per l’accumulo delle acque piovane, da poter usare nei periodi di maggiore siccità. La riqualificazione del Parco punta infatti anche a rafforzarne non solo l’identità ma anche i valori ambientali, favorendo lo sviluppo delle funzioni che hanno dirette ricadute come la riduzione dell’inquinamento, la regolazione del microclima, la generazione di ossigeno, la tutela della biodiversità e la diffusione di una rinnovata sensibilità ambientale e paesaggistica.
Due i bandi affidati al momento: da un lato quello per i lavori sul verde, pari a 764.633,58 euro, vinto da una ATI con a capo la ditta Aprile Alessandro Srl di Sevegliano-Bagnaria Arsa, e quello per il servizio di ideazione e realizzazione di soluzioni multimediali, pari a 382.574,91 euro, vinto dalla ATI tra ETT di Genova e GSNet Italia Srl di Roma.
Per quanto concerne questo secondo bando, numerose le migliorie e novità che verranno messe in atto: verrà creata un’app che potrà essere scaricata dai visitatori, per godere di una visita personalizzata alla Villa e al Parco, con la possibilità di approfondire temi e percorsi. Al suo interno immagini, video anche in LIS – Lingua italiana dei segni, audio, elementi di Realtà Aumentata e Virtuale, con la possibilità di approfondimenti storici, botanici e per bambini, con attività di “gaming”. All’interno del Palazzo verranno poi allestite sei postazioni di Realtà Virtuale dove, con appositi visori, il visitatore potrà fare una “immersione digitale” nella storia del Palazzo e del Parco. Sarà allestita anche una postazione multimediale interattiva che consentirà di esplorarne l’evoluzione nel tempo attraverso un modello 3D e un sistema di navigazione temporale con elementi “touch” e olografici.
Grande attenzione anche alle disabilità: verrà allestito un modello tiflologico per persone cieche e ipovedenti, dotato anche di sensori che attiveranno contenuti audio e, tanto nel Palazzo, quanto nel Parco, verranno installati grafici e pannelli informativi dotati di mappe tattili.
Non da ultimo verrà realizzato un nuovo sito internet, più funzionale e comprensivo di elementi che consentiranno di effettuare una “visita virtuale”.
“Questo Palazzo è un luogo che suscita emozioni, non solo per la presenza di oggetti di pregio ma perché vi si respira l’anima autentica di una famiglia illustre, importante, e la sua storia secolare” ha commentato il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, il quale ha sottolineato anche come “il percorso messo in atto non sia limitato al 2025 ma rappresenti una visione che vada oltre, con obiettivi colti che consentano di mostrare l’animo autentico della città. Gorizia deve essere capace di mostrare ciò che realmente è, con una cultura nuova che interpreta il confine come un concetto differente, di unione e di apertura e sicuramente saprà superare con successo queste sfide, che offrono anche la chiave di volta per il rilancio socioeconomico che la città e la regione si meritano”.

Selina Trevisan