Piazzutta ricorda i giorni tragici di un secolo or sono
13 Novembre 2015
La Prima Guerra Mondiale, di cui si va commemorando il centenario, non fu solo guerra di trincea. Le città stesse furono aspramente coinvolte nel conflitto, sottoposte a disastrosi e distruttivi bombardamenti. È questo il caso di Gorizia, che il 18 novembre 1915 venne messa a ferro e fuoco dal pesante bombardamento delle armate italiane. Per ricordare quegli avvenimenti la Parrocchia dei Santi Vito e Modesto propone, dal 20 al 29 novembre prossimi, una mostra fotografica che ripercorre attraverso gli scatti dell’epoca quei tragici momenti vissuti da Borgo Piazzutta e dalla città intera.Nata dalla passione di Marisa Collini per le foto d’epoca e dall’affetto per la sua città, l’idea di organizzare una mostra si è allargata coinvolgendo anche Raffaella Toso e Daniela Tacchino e ampliandosi ben presto alla comunità parrocchiale. Venerdì 20 novembre dopo la Santa messa, alle ore 18:30 circa, sarà inaugurata, presso gli spazi della Cappelletta accanto alla chiesa, la mostra fotografica, che rimarrà visitabile fino al 29 novembre al mattino e al pomeriggio (gli orari sono ancora in via di definizione).Accanto alle foto della parrocchiana, anche alcune concesse dal signor Fabris del Circolo Fotografico Isontino e alcune notizie storiche tratte dai testi di Luciano Spanghero.”Il bombardamento – ha raccontato la signora Marisa – fu pesantissimo, la città venne distrutta e i morti furono più di 250 e, solo in Borgo Piazzutta, furono almeno 15 solo nei primi periodi di bombardamento, che ricordiamo si protrasse poi fino al 1916. Noi abbiamo testimonianza di questi eventi anche grazie al diario di una studentessa di San Rocco che abbiamo recuperato”.Il 20 novembre, oltre all’inaugurazione della mostra fotografica, anche un evento speciale, ospitato alle ore 20.30 presso la chiesa dei Santi Vito e Modesto: il Coro Sabotino e l’attrice Maia Monzani saranno protagonisti di una serata in ricordo dei tragici avvenimenti bellici. L’attrice interpreterà parti tratte proprio dal diario della studentessa goriziana, insieme a brani di Italo Svevo e poesie, mentre il Coro inframezzerà le letture con canti legati agli eventi.”Speriamo che la partecipazione sia numerosa e che coinvolga tutti – ha aggiunto la signora Collini – per ricordare non solo quello che è accaduto qui al Borgo, ma quei momenti così tragici in tutta la città. Stiamo cercando di coinvolgere anche le altre parrocchie, perché tutti hanno subito questi eventi. Abbiamo inoltre avuto dei contatti da persone che hanno a casa delle testimonianze fotografiche che avrebbero piacere di esporre: stiamo quindi già pensando a una serie di mostre, magari coprendo proprio l’arco di tempo del centenario; un modo questo anche per “ravvivare” il Borgo, per renderlo partecipe e coeso e creando coesione anche con le altre realtà parrocchiali”.A chiusura dell’esposizione, il 29 novembre dopo la Santa messa delle ore 10, si terrà un incontro musicale con il Coro di Fagagna, al quale seguirà un momento conviviale offerto a tutti i presenti.
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