Venti volte èStoria

Un tema sterminato. Parlarne è parlare della natura della Storia stessa”. Con queste parole Adriano Ossola, ideatore e curatore di èStoria, Festival internazionale della Storia, ha raccontato il tema scelto per l’edizione 2024, la ventesima: “Date”.
“Un tema trasversale, ideale per riflettere sul percorso fatto fino ad oggi e guardare al futuro con occhi nuovi.
Le date sono pilastri sui quali si fonda la nostra conoscenza storica ma, al di là di esse, le vicende umane corrono su binari ben più lunghi; quelle che abbiano individuato ricordano fatti che hanno determinato, anche in maniera inattesa, cambiamenti profondi e duraturi”, ha aggiunto il curatore.
Il programma, che animerà dal 23 al 26 maggio il centro cittadino di Gorizia, si svilupperà seguendo una traiettoria cronologica che inizia dal Big Bang e tocca l’era dei dinosauri, l’evoluzione dell’uomo, l’Anno Mille, il 1492, il 1789, e la Prima Guerra Mondiale; si toccheranno anche anniversari importanti, come il 700esimo della morte di Marco Polo ma anche date essenziali per il mondo asiatico e l’Africa contemporanea, fino ai recenti e drammatici fatti di Gaza.
Come sempre parteciperanno alla manifestazione alcuni degli storici ed esperti tra i più importanti del panorama internazionale, tra i quali Stephen Brusatte, Toby Wilkinson, Benny Morris, Guillaume Frantzwa, Fernando Cervantes, Peter Heather, Pierre François Souyri, Jean-Clément Martin, John Man, Hew Strachan e Farian Sabahi, che si alterneranno a giornalisti e intellettuali come Toni Capuozzo, Marco Travaglio e Sergio Romano.
A causa dei lavori in corso ai Giardini Pubblici, sede “storica” della manifestazione, quest’anno èStoria andrà a svilupparsi all’interno delle sedi culturali più note della città: il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” – tanto la sua sala principale, quanto il Ridotto -, la Sala Storica presso l’Unione Ginnastica Goriziana, l’Aula Magna del Polo di Santa Chiara dell’Università degli Studi di Udine a Gorizia, Palazzo De Grazia, Trgovski dom, Sala Dora Bassi e la Mediateca “Ugo Casiraghi”.
Torna poi anche il “Premio èStoria”, il riconoscimento all’impegno per la divulgazione storica da parte di accademici, scrittori, artisti, giornalisti, testimoni e studiosi, particolarmente abili e apprezzati dal pubblico nella trasmissione di un sapere specialistico e complesso
In questa XX^ edizione il premio verrà assegnato a Federico Rampini nella giornata di domenica 26 maggio, alle ore 12, presso il Teatro “Verdi”.
Tra gli appuntamenti collaterali del Festival, la quarta edizione dell’”èStoria Film Festival”, in programma dal 20 al 26 maggio con incontri, approfondimenti e proiezioni di film del secolo scorso, come “The Great Parade” di King Vidor del 1925, e novità come “Bye bye Tiberias” di Lina Soualem, che racconta quattro generazioni di donne palestinesi attraverso filmati di famiglia e archivi storici.
Quest’anno il “Premio èStoria Film Festival” sarà assegnato a Bianca Stigter, regista olandese e autrice del libro “Atlas of an Occupied City”, da cui il documentario “Occupied City” del 2023, diretto e prodotto da Steve McQueen.
Confermate poi le sezioni “La Storia in Testa”, rassegna di incontri e approfondimenti dedicata alle novità editoriali su temi storici, “èStoriaFVG”, dedicata alla storia della Regione, “èStoria Giovani”, in collaborazione con Punto Giovani e Informagiovani, “èStoria Città”, in vista dell’appuntamento con la Capitale Europea della Cultura 2025.
Il programma completo degli eventi del Festival, completamente gratuiti, è disponibile al sito www.estoria.it e sui canali social della manifestazione.
Selina Trevisan

In foto, una delle edizioni passate (foto Sergio Marini)