Via Crucis gloriosa: nella diversità delle lingue, l’unica fede

Con un grande concorso di popolo sia della comunità di Kojsko e di altri paesi del Collio, sia dalle comunità della parte italiana, si è rinnovata nel paese del Brda la Via Crucis gloriosa, che vede, unica volta nel corso dell’anno, esposti i quadri delle XIV stazioni del pittore Clemente del Neri. Queste 14 stazioni sono solo una piccola parte dello sterminato corpus di opere d’arte sacra realizzate nel corso della sua carriera artistica durata 53 anni, sparso in un centinaio di chiese dell’Arcidiocesi isontina nei territori del Litorale austriaco divisi oggi tra la nostra regione e la Slovenia.
I fedeli giunti per la prima volta sulla sommità del colle sono rimasti colpiti sia per il silenzio, la religiosa partecipazione, sia per aver ammirato dopo la Celebrazione l’”altare alato” del ’500 custodito all’interno della chiesetta, uno dei due capolavori di questa fattura dell’intera Slovenia.
Il percorso religioso ritmato dalle 14 fermate davanti le cappelline si è svolto alternandosi in italiano e sloveno, accompagnato dal bravo coro locale, al termine la S. Messa solenne in sloveno arricchita dai canti in latino e con parti anche in italiano. Alla conclusione liturgica don Maurizio Qualizza ha ringraziato in italiano e sloveno parroco e comunità locale per l’accoglienza e i fedeli dei paesi che hanno partecipato, da Mossa, Moraro, Lucinico, Gradisca d’Isonzo e Peci.
Quest’anno con la bella giornata, anche se ventosa, si è potuto godere un panorama incredibile che va da Montesanto, alle Alpi, alla pianura friulana e alla Laguna.
Dalla torre campanaria, che racchiude il più bel concerto di tutto il Collio, l’abilità degli scampanotadôrs locali ha dato un tono solenne e gioioso alla festa che ha fatto sentire nella diversità delle lingue l’unità della fede delle nostre comunità che vivono sul confine.