“Impegnati ogni giorno a vivere in comunione”

Il 13 luglio la comunità aquileiese si è ritrovata nuovamente per celebrare l’anniversario della “Dedicazione della Basilica” (13 luglio 1031).
Anche quest’anno, nonostante il grande caldo, i fedeli dell’Unità Pastorale “Cjaminin Insieme”, che comprende le parrocchie di Aquileia, Belvedere e Fiumicello, si sono riuniti nella basilica patriarcale per la solenne festività della dedicazione.
A presiedere la celebrazione è stato il nuovo decano di Aquileia – Cervignano del Friuli – Visco, don Federico Basso, accompagnato dalla corale parrocchiale diretta da Gianluigi Maras.
Erano presenti anche diversi animatori che, dalle mani del parroco, monsignor Mirko Franetovich, hanno ricevuto il mandato per accompagnare i più piccoli ai campi estivi di Collina.
Nella sua omelia, partendo dai testi biblici, il nuovo decano don Federico ha sottolineato che la cosa che il male teme di più è la comunione: se viviamo in comunione, infatti, abbiamo potere sul male.
Si comprende, allora, perché la prima cosa che fa il male è cercare di far entrare in crisi la comunione. Pertanto, non dobbiamo scoraggiarci nel vivere la comunione: divisi siamo vinti, uniti siamo vincitori. Ecco perché la Chiesa deve sempre avere come primo obiettivo la difesa della comunione.
Guardando ai ragazzi che si preparavano all’animazione dei campi estivi, don Federico ha ricordato, attraverso l’inno di Paolo, che Dio li ha scelti in Cristo per sviluppare una qualità fondamentale scritta dentro le vite di ciascuno: la carità, che ci spinge a fare della nostra vita un dono felice e gratuito.
Celebrare la festa della dedicazione della Basilica di Aquileia significa, dunque, riconoscerci come pietre vive animate dal Vangelo di Cristo, che non permettono al male di prevalere, ma solo al bene di edificare.
Al termine della celebrazione, don Mirko ha donato a don Federico l’immagine in acquaforte del Buon Pastore di Aquileia, augurandogli di guidare il decanato verso una felice e fattiva collaborazione tra presbiteri e laici.

Livio Nonis