“La via della Creatività” apre le attività di BorGo Cinema

Prendono forma le attività di BorGO Cinema, il nuovo progetto cultural-cinematografico che si è insediato nelle scorse settimane in via Rastello a Gorizia, riqualificando una bottega storica e trasformandola in un “hub” di ispirazione, creatività e innovazione nell’ambito della settima arte.
Il progetto, finanziato dal Pnrr Borghi, è promosso da Palazzo del Cinema-Hiša filma, ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, Cross-border Film School, Kinoatelje ed èStoria.
BorGo Cinema esprime, con una spiccata dimensione transfrontaliera, quattro progettualità dedicate all’audiovisivo, come la prima “Prima Accademia transfrontaliera di alta formazione cinematografica” in lingua inglese, attività di formazione per operatori cine-turistici e un piccolo centro di produzione, per raccogliere voci e immagini della storia goriziana e di confine.
Circa tre settimane fa si è avviata “La via della Creatività”, la prima residenza artistica, progetto di Palazzo del Cinema curato dal regista e produttore cinematografico Francesco Ranieri Martinotti, Presidente di Anac. Ospite a Gorizia il regista, sceneggiatore e produttore sudafricano Fabian Medea, in città per finalizzare la sceneggiatura del suo progetto “The easy life”, storia di due amici quarantenni, David e Charlie che trascorrono un week end viaggiando tra le vigne e le cantine della regione occidentale del Sudafrica. “Il protagonista, David, è “spiritualmente morto” dopo la scomparsa della moglie avvenuta quattro anni prima – spiega Medea -. In questo viaggio i due amici ritrovano il significato della vita, la accettano e comprendono di non poter vivere nel passato”.
In residenza a Gorizia anche la regista Isabella Sandri, che sta lavorando al suo documentario dedicato alla storia del Teatro Valle di Roma. “Un documentario militante – ha spiegato la regista -, per riportare come gli attori si presero cura del teatro che, per tre anni, occuparono per impedirne la privatizzazione e la trasformazione in supermercato, come si ipotizzava, organizzando oltre 5.000 ore di produzione culturale e partecipata. Oggi il Teatro Valle, dopo molte vicissitudini e lunghi anni in stato di abbandono, è da un anno in ristrutturazione”. “Qui a Gorizia mi sto trovando benissimo – ha aggiunto Sandri – sto lavorando concentrata e ho trovato una città a misura d’uomo, con una storia stratificata”.
In città in questi giorni anche il regista Giuseppe Gaudino che, nel 2022, aveva avuto modo di visitare la mostra “Tra terra e cielo sui ricami delle Orsoline”. Ispirato da quella visita, ha immaginato una storia intitolata “Il quadrato nero”, “che vuole riempire uno spazio lasciato vuoto – ha spiegato il regista -. Non nascondo che stiamo avendo qualche difficoltà a trovare persone disposte a raccontare la propria emotività, i propri vissuti. Ciò dispiace perché questo progetto vive e ha senso se si raccolgono tante storie. Invito quindi tutti coloro che hanno frequentato le Scuole Merletti a farsi avanti, garantiamo l’anonimato della loro testimonianza”.

Selina Trevisan