Aeroporto “Duca D’Aosta”: via libera della Giunta alla programmazione dei lavori
Tempi serrati ma ben definiti per un obiettivo di grandissima importanza: la giunta ha approvato il DIP-Documento di Indirizzo alla Progettazione che stabilisce le linee da seguire per la trasformazione dell’aeroporto Duca d’Aosta nel “campovolo” del Friuli Venezia Giulia. Il via libera segue di due settimane la sottoscrizione, in Municipio a Gorizia, dell’accordo di programma […]
26 Luglio 2024
Tempi serrati ma ben definiti per un obiettivo di grandissima importanza: la giunta ha approvato il DIP-Documento di Indirizzo alla Progettazione che stabilisce le linee da seguire per la trasformazione dell’aeroporto Duca d’Aosta nel “campovolo” del Friuli Venezia Giulia. Il via libera segue di due settimane la sottoscrizione, in Municipio a Gorizia, dell’accordo di programma tra la Regione, il Comune e la società consortile dell’Aeroporto Duca d’Aosta, volto alla valorizzazione del sito per manifestazioni di grandi dimensioni, come i concerti di artisti di fama internazionale. A sostegno dell’adeguamento della superficie aeroportuale, la Regione ha stanziato 2,5 milioni di euro, trasferiti al Comune per la realizzazione della progettualità. A maggio del prossimo anno i lavori dovranno essere terminati, in modo da poter accogliere il primo dei grandi eventi da centomila spettatori nell’ambito della programmazione di GO! 2025.
“Gli interventi previsti renderanno più funzionale l’aeroporto e ne aumenteranno l’appeal, facendo così entrare Gorizia nell’esclusivo circuito dei grandi concerti internazionali. Si tratta di un’opportunità di forte richiamo turistico nel lungo periodo, in quanto volano promozionale per il nostro territorio non solo per il 2025 ma anche per gli anni successivi. Il Duca d’Aosta manterrà comunque la sua vocazione, dato che resterà confermata l’attività di volo. Ringrazio ancora una volta la Regione per il costante sostegno all’azione volta a incrementare l’attrattività di Gorizia”, sottolinea il sindaco, Rodolfo Ziberna. “L’accordo di programma recentemente sottoscritto con la Regione e ADA prevede tempi molto serrati per ogni step progettuale e di realizzazione dell’opera. Ora in giunta abbiamo approvato il Documento di Indirizzo alla progettazione, che delinea il percorso da seguire per raggiungere questo obiettivo senza dubbio altamente sfidante”, spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Sarah Filisetti. E aggiunge: “L’occasione di avere sul nostro territorio una location di questo tipo non ha precedenti e ci impone di utilizzare al meglio le nostre capacità. Continueremo quindi a lavorare a stretto contatto con la Regione, che ringrazio per aver individuato nell’aeroporto questa potenzialità e aver previsto il finanziamento del progetto”.
L’obiettivo dell’intervento è quello di realizzare in aeroporto tutto il necessario a ospitare grandi eventi, quindi area stage, area back-stage, area dedicata al pubblico e vie d’esodo. Sono stati così individuati i seguenti interventi per trasformare il Duca d’Aosta in “campovolo”: realizzazione di sottoservizi funzionali all’operatività dell’area (fognature, fornitura idrica, fornitura elettrica, cablaggi di rete, ecc), analisi degli aspetti geologici e geotecnici dei suoli ed eventuale compattazione per ospitare la zona stage e back-stage secondo le rispettive diverse esigenze, individuazione e perimetrazione delle vie d’esodo, realizzazione di varchi nelle recinzioni perimetrale aeroportuale funzionali alle necessità di capienza massima dell’area in occasione degli eventi, nuova realizzazione e/o sistemazione delle recinzioni perimetrali aeroportuali in base alle diverse casistiche e necessità. In base all’accordo di programma, l’acquisto e la posa in opera di attrezzature, allestimenti e impianti amovibili per la realizzazione degli eventi rientra tra gli impegni della Società Consortile dell’Aeroporto di Gorizia.
I lavori dovranno essere eseguiti tenendo conto non solo che l’area ricade all’interno della normativa ENAC per gli aeroporti minori, ma anche che vi sono norme igienico-sanitarie locali, statiche di competenza regionale e urbanistiche legate al quadro normativo sia nazionale che regionale. Le attività di esecuzione dei lavori dovranno avere una durata massima di 120 giorni, fermo restando che l’opera è costituita da un unico lotto che dovrà essere terminato in tempo utile per maggio 2025.
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