Ungaretti: poeta e soldato
20 Agosto 2024
Nell’ambito dei progetti per la Capitale europea della cultura si staglia un ampio lavoro, ideato e curato da Marco Goldin, di carattere multidisciplinare, dedicato alla figura di Giuseppe Ungaretti e al suo doppio “ruolo” di soldato e poeta sul Carso durante la Prima guerra mondiale, promosso dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dai Comuni di Gorizia e Monfalcone, con la partecipazione di PromoTurismo FVG e l’organizzazione di Linea d’ombra.
L’esposizione, intitolata “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia”, si svilupperà tra il Museo di Santa Chiara a Gorizia e la Galleria comunale d’arte contemporanea a Monfalcone.
La parte goriziana, in programma da 26 ottobre 2024 al 4 maggio 2025, sarà il racconto, quanto più possibile completo, della storia di Ungaretti sul Carso, il racconto delle battaglie a cui ha partecipato, i momenti di riposo in retrovia, i congedi, il racconto dei luoghi sul Carso, fino al loro così caratteristico aspetto morfologico.
La parte storica, affidata a Lucio Fabi con la partecipazione di Nicola Labanca, professore dell’Università di Siena, introduce i motivi dello scoppio della Prima guerra mondiale, l’ingresso dell’Italia nel conflitto fino al fronte sul Carso.
Ci sarà naturalmente tutto l’aspetto letterario legato alla scrittura delle poesie e alla pubblicazione a Udine, in 80 soli esemplari nel dicembre 1916, de “Il porto sepolto”, primo libretto ungarettiano che nasce proprio dall’esperienza della guerra.
Il percorso non partirà dal piano terra del Museo di Santa Chiara ma da un’ampia sala video da cento posti al terzo e ultimo piano del museo, spazio di avvio di un viaggio tra letteratura, storia, geologia e pittura, un documentario di mezz’ora, appositamente realizzato, racconterà la storia di Ungaretti sul Carso. Un mini-film che servirà al visitatore per conoscere e comprendere il senso della storia che la mostra vuole raccontare. In questa stessa sala si cominceranno a vedere alcuni dei quadri che dodici pittori italiani hanno realizzato sui luoghi di Ungaretti sul Carso. Le opere, una novantina, realizzate appositamente per la mostra, saranno presenti in ognuno dei quattro piani del museo goriziano.
Gli artisti che hanno preso parte al progetto sono Laura Barbarini, Graziella Da Gioz, Franco Dugo, Giovanni Frangi, Andrea Martinelli, Matteo Massagrande, Francesco Michielin, Cesare Mirabella, Alessandro Papetti, Franco Polizzi, Francesco Stefanini, Alessandro Verdi.
Lasciato l’ultimo piano del museo, il percorso sarà quindi a scendere. Al piano secondo, su un grande schermo si potrà assistere alla lettura di alcune poesie de “Il porto sepolto” da parte dell’attore Gilberto Colla, con gli interventi critici di Paolo Ruffilli in dialogo con Marco Goldin. Sulle pareti, una biografia illustrata di Ungaretti. La vera preziosità sarà l’esposizione della prima delle 80 copie originali de “Il porto sepolto” nella sua edizione del 1916, copia appartenente alla Biblioteca di Udine, prestata per l’occasione dopo il restauro conservativo.
Al centro delle sale saranno esposti alcuni oggetti, in apposite vetrine, per tenere insieme lo spirito della poesia con la drammatica fisicità della guerra.
Al piano primo, su un altro grande schermo si vedranno e ascolteranno tutti gli approfondimenti di natura storica e militare. Tra primo piano e piano terra proseguirà il viaggio nella pittura dei luoghi sul Carso ma anche con alcune straordinarie pitture che ritraggono Ungaretti, appositamente realizzate.
Notizie Correlate