Riuscita trasferta in terra magiara per il “Monteverdi”
27 Agosto 2024
Il coro ungherese Lautitia, ospite nell’edizione 2019 del festival internazionale Cori d’Europa, ha voluto ricambiare l’ospitalità ricevuta, ospitando quest’estate il Gruppo Polifonico Claudio Monteverdi per alcuni concerti nella cittadina di Debrecen.
Alla vigilia di questa importante trasferta, l’ospitalità si è concretizzata con la volontà degli organizzatori di inserire il coro friulano all’interno del prestigioso Concorso Internazionale Béla Bartòk che si svolge annualmente ormai da tantissimo tempo nella città magiara.
La presenza avrebbe dovuto essere informale per quello che rappresenta lo scambio culturale, in realtà il coro diretto da Barbara Di Bert ha capito subito di essere stato catapultato in un ambito competitivo di altissimo livello (con compagini provenienti dall’Italia, Lituania, Filippine, Giappone, Grecia e Spagna) ove la qualificata giuria avrebbe espresso il proprio giudizio tecnico.
A dicembre la partecipazione è diventata ufficiale e non potendo esimersi da una simile occasione, nonostante importanti assenze in trasferta nell’organico, studio e prove si sono intensificate per partecipare al concorso nella sezione “musica sacra”.
Il Monteverdi ha avuto l’onore ed il piacere di aprire la serata inaugurale del concorso sabato 3 agosto con un programma sacro che ha proposto al numeroso ed attento pubblico la musica autori del Novecento. Tra questi anche Poulenc, Schmidt, De Klerk e del proprio fondatore Orlando Dipiazza.
Proprio sul treno che riportava i coristi all’aeroporto di Budapest si è materializzato il risultato frutto dell’impegno e del lavoro di preparazione svolto in questa calda estate con la notifica, da parte degli organizzatori del concorso, dell’esito finale: l’assegnazione della medaglia di bronzo per la categoria sacra con il primo posto non assegnato.
La soddisfazione è stata davvero tanta quanto inaspettata e gratifica il gruppo per la passione che, ormai da quasi mezzo secolo, continua a trasformare la propria attività in un’eccellenza per l’intero Friuli Venezia Giulia che non perde occasione di rappresentare con fierezza anche oltre frontiera, nella musica corale non solo sacra ma anche profana dei nostri autori, proprio come avrebbe voluto il suo fondatore, il maestro Orlando Dipiazza.
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