“Se io fossi Caino”: un tempo per ricostruire insieme il patto sociale

“Al 30 maggio la Casa circondariale di Gorizia ospitava 77 detenuti di 16 nazionalità diverse, dai 19 agli 83 anni. 41 di questi hanno figli, 84 bambini e ragazzini in tutto”. Questi alcuni dati riportati dall’assessore comunale al Welfare Silvana Romano, affiancata dall’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, alla presentazione dell’edizione 2024 del Festival di Teatro e Arte del Carcere “Se io fossi Caino”.

Il progetto – che ha origine nel 2016 -, organizzato da Fierascena APS con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Caritas Diocesana di Gorizia, in collaborazione con la Casa Circondariale di Gorizia, il Comune di Gorizia, SoForm, Kinemax – Transmedia s.r.l, “propone un percorso che si integra con il territorio e la città. Il carcere goriziano è “dentro” la città, ne fa parte e ha la sua storia”, ha spiegato Elisa Menon, direttrice artistica. “Gli aspetti che vengono toccati – ha proseguito – vedono un contenuto etico, sociale, civile ed esistenziale; il carcere è anche espressione della nostra civiltà e comunità” e soprattutto rispecchia l’occasione “per la ricostruzione di un patto sociale, che è un gesto di reciprocità”.

Nel ricco programma del Festival (del quale parleremo più ampiamente nei prossimi numeri di Voce Isontina ma che è già consultabile online al sito http://www.fierascena.org/caino2024) anche due appuntamenti su prenotazione: “Effetto Bosco”, spettacolo con i detenuti della Casa Circondariale di Gorizia che da gennaio, grazie a Fierascena e SoForm, hanno preso parte al Laboratorio Teatrale (“10 persone; allo spettacolo saranno in 7 perché due di loro nel frattempo sono usciti e uno ha iniziato un progetto di inserimento lavorativo”, ha spiegato la direttrice artistica), in programma il 21 settembre alle 14 nel cortile della Casa Circondariale, e lo spettacolo di magia comica di Luca Regina, in programma il 25 settembre, stesso orario e stessa location.

Per partecipare agli eventi, ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, è necessario farne richiesta tramite l’apposito form al sito  https://www.fierascena.org/progetti/caino/caino2024/ingresso/ entro le 12 di giovedì 12 settembre 2024 ed attendere poi la conferma della prenotazione che verrà comunicata entro le ore 18 di lunedì 19 settembre.

Per informazioni è possibile scrivere fierascena.eventi@gmail.com o contattare il 353 4697886.

Tra le novità del Festival 2024 anche “Il libro sospeso”, iniziativa realizzata in collaborazione con la libreria UBIK di Gorizia, presso la quale sarà possibile acquistare (fino al 31 ottobre) un libro da donare alla biblioteca del carcere, lasciando anche una piccola recensione per i futuri lettori, aiutandoli così a scegliere quella che sarà la propria personale nuova lettura.

Il Festival proseguirà poi in ottobre, con un programma – realizzato in collaborazione con la Caritas diocesana di Gorizia – che coinvolgerà anche alcuni degli istituti superiori di Gorizia in un incontro con l’attore Salvatore Striano, che ha conosciuto e scoperto la recitazione e le sue doti attoriali proprio nel corso di un periodo di detenzione. L’attore incontrerà poi anche i detenuti della Casa Circondariale di Gorizia.

(foto: Fierascena)