Torna il festival “Se io fossi Caino”
12 Settembre 2024
Gorizia, settembre/ottobre: lo spazio e il tempo della quinta edizione del Festival di Teatro e Arte del Carcere “Se io fossi Caino”, una manifestazione ricca di appuntamenti dal profondo valore civico e sociale, di alta qualità artistica, ideata e promossa dalla Compagnia Teatrale Fierascena, presentata ufficialmente in Comune a Gorizia, alla presenza degli Assessori al Welfare, Silvana Romano, e alla Cultura, Fabrizio Oreti. Elisa Menon, direttrice artistica di Fierascena, da anni si occupa di Teatro sociale e di servizio e da una decina d’anni sviluppa un progetto all’interno della Casa Circondariale di via Barzellini.
Già nel 2016 Fierascena aveva aperto al pubblico uno spiraglio sulla realtà carceraria nel corso del festival di teatro sociale “Per un teatro vulnerabile / L’umano volto” e aveva dedicato una serata al tema “Teatro e carcere”, con la presentazione del video documentario “Dentro”, testimonianza di un laboratorio teatrale svolto in carcere da Elisa con i detenuti, e con un momento di riflessione, di dialogo a più voci sull’argomento.
“”Se io fossi Caino” – spiega la Menon – nasce per superare le forme tradizionali del teatro in carcere facendo convivere in modo organico drammaturgie contemporanee inedite, teatro partecipato, workshop di formazione, laboratori, e per offrire al pubblico un’esperienza di teatro contemporaneo di alto profilo artistico in grado di affrontare i delicati temi legati alla carcerazione in modo innovativo e inclusivo. Il Festival – prosegue – offre un tempo per sospendere il giudizio ed è un invito alla visione e alla riflessione, uno strumento per aprire spazi di ascolto e dialogo su contenuti sociali, civili ed esistenziali attraverso l’arte”.
Il progetto prevede innanzitutto un seminario di formazione “Brillare / Fare teatro in carcere”, condotto dalla Direttrice Artistica Elisa Menon, volto a fornire le basi per una corretta impostazione del lavoro dell’operatore teatrale in carcere.
Il Festival prende l’avvio sabato 14 settembre con un evento dedicato esclusivamente ai detenuti e alle loro famiglie, in particolare i bambini, che vedrà in scena il burattinaio Michele Polo con lo spettacolo “Baci abbracci e bastonate”.
Sabato 21 settembre nel cortile interno della Casa Circondariale di via Barzellini n.8, aperto al pubblico (previa autorizzazione), si potrà assistere alle ore 14.00 allo spettacolo “Effetto bosco”. La regia sarà curata da Elisa Menon e vedrà in scena la stessa Menon, i detenuti della casa circondariale di Gorizia e tre allievi selezionati tra i partecipanti al laboratorio di formazione “Brillare”.
Lunedì 23 settembre il Festival propone un’altra giornata dedicata esclusivamente ai detenuti, con la proiezione all’interno della Casa Circondariale del film “La seconda vita”, regia di Vito Palmieri. L’evento, realizzato in collaborazione con Kinemax Gorizia, fa parte dell’iniziativa “Cinema contro il muro”, pensata per offrire alla popolazione detenuta la possibilità di assistere alla proiezione di film d’autore di recente distribuzione. Sarà presente il regista Vito Palmieri per un approfondimento sull’opera.
Si prosegue mercoledì 25 settembre alle ore 14.00 presso la Casa Circondariale con il secondo evento aperto al pubblico: Luca Regina, performer e virtuoso formato alla Scuola di Circo di Stato di Mosca, porterà in scena uno spettacolo di magia comica coinvolgendo il pubblico in una risata liberatoria con la sua comicità.
L’ultimo evento teatrale del Festival si terrà ad ottobre, in data ancora da fissare, all’Auditorium della Cultura Friulana di Gorizia, dove andrà in scena in mattinata lo spettacolo “Il Giovane Criminale”, di e con Salvatore Striano, ex detenuto, attore di cinema e teatro che ha lavorato con Matteo Garrone, i fratelli Taviani e molti altri. Lo spettacolo è organizzato per gli alunni delle scuole di Gorizia e provincia ma sarà comunque possibile accedere fino ad esaurimento posti disponibili.
Sempre ad ottobre saranno poi organizzati tre appuntamenti aperti al pubblico dal titolo “Aria e Luce / il teatro in carcere: istruzioni per l’uso”. Gli incontri saranno occasione di restituzione delle attività svolte durante il Festival, ma anche di riflessione e scambio libero, per offrire uno sguardo non standardizzato sul luogo carcere attraverso il racconto delle complessità che esso incarna.
Iniziative collaterali al Festival sono il “Libro Sospeso”, realizzata in collaborazione con la libreria Ubik di Gorizia, presso la quale sarà possibile acquistare un libro da donare alla biblioteca del carcere e “Numero 8”, il magazine del Festival che sarà redatto dai detenuti sotto la direzione di Marco Bisiach, giornalista de Il Piccolo, e distribuito durante gli incontri di restituzione dei risultati.
Per i due eventi aperti al pubblico che si svolgono all’interno della Casa Circondariale l’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili, ma previa autorizzazione. Infatti per partecipare è necessario fare richiesta tramite l’apposito form sul sito www.fierascena.org entro le ore 12.00 di giovedì 12 settembre 2024. I posti sono limitati.
Il Festival, il cui programma completo e aggiornato è consultabile sul sito www.fierascena.org è organizzato da Fierascena APS con il sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e della Caritas Diocesana di Gorizia, in collaborazione con la Casa Circondariale “Angiolo Bigazzi” di Gorizia, il Comune di Gorizia, SoForm Kinemax – Transmedia s.r.l.
Al di fuori del Festival segnaliamo inoltre che sabato 14, alle ore 17.30, al Parco Basaglia, sul Palco Basaglia si replicherà, grazie agli amici di Jobel Onlus che lo hanno prodotto e lo propongono come strumento di promozione e sensibilizzazione, lo spettacolo “Fou à lier – matto da legare” di e con Elisa Menon. Si parla di salute mentale in Africa occidentale attraverso le storie dei suoi protagonisti, di accoglienza e reinserimento, e di Grégoire, il Basaglia africano. L’ingresso è a offerta libera.
Dorino Fabris
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