Entusiasmo per far sì che i sogni diventino realtà
21 Dicembre 2015
Anche quest’anno, l’Associazione “La Ginestra” sta realizzando a Gorizia nei locali della Stella Mattutina il progetto “Nonsolodoposcuola”, dedicato ai ragazzi dalla 4° elementare alla 3° media. Tre sono le attività del progetto: il Doposcuola fornisce una rete di supporto alle famiglie nei compiti di cura e supporto nel percorso scolastico dei propri figli; le Attività laboratoriali attraverso le quali si vuole sviluppare e migliorare le capacità di aggregazione positiva, di crescita personale e di percezione dei ragazzi; la Genitorialità, che oltre agli incontri mensili di conoscenza, scambio e confronto tra genitori, volontari e responsabili, propone attività che possano essere condivise assieme, genitori e figli.
Tre anni fa, quando noi volontari abbiamo iniziato questa “avventura “, l’abbiamo fatto con vero, profondo entusiasmo. “Entusiasmo” è una parola che mi piace moltissimo, deriva dal greco en-théos: il Dio dentro, quindi non c’è ostacolo che non possa essere abbattuto, è lo stato d’animo attivo, centrato e sorridente che schiude l’infinita possibilità dei sogni di farsi realtà. Il nostro intento era allora ed è oggi quello di accompagnare per un pezzo di strada i ragazzi che per tanti e diversi motivi si trovano ad affrontare con fragilità o difficoltà, quello che per loro è il primo tassello di costruzione del futuro: la scuola, i rapporti con gli adulti ed i compagni. Vogliamo sostenerli e rassicurali sul fatto che ognuno di loro ha valore e che, anche se con capacità, tempi e modalità diverse ce la può fare e trovare il suo posto nel mondo. In questi tre anni le difficoltà di vario tipo non sono mancate, alle volte ci potevano far dubitare del nostro percorso ma poi, quando vediamo i risultati scolastici, o quel ragazzo difficile che viene ogni pomeriggio per stare con noi e i ragazzi, o quando ti corrono incontro e ti abbracciano dopo un’assenza, o quando li trovi già lì che aspettano.Spero non solo di aver offerto loro un briciolo di dignità, ma anche di aver donato loro un momento di gioia e spensieratezza in cui non pensare ai problemi quotidiani di chi ha perso il lavoro e non sa come costruire il futuro.
Patrizia Corazza
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