Vicini agli anziani e alle loro famiglie con Si.Fa.Rete

Venerdì 27 settembre alle 18, presso il Ricreatorio mons. Foschian in via Isonzo a Monfalcone, inizierà il percorso di formazione per i volontari Caritas che, nelle Comunità cristiane del Decanato di Monfalcone – Ronchi dei Legionari – Duino si metteranno a servizio degli anziani. Il percorso di formazione è organizzato dalla Caritas diocesana di Gorizia […]

19 Settembre 2024

Venerdì 27 settembre alle 18, presso il Ricreatorio mons. Foschian in via Isonzo a Monfalcone, inizierà il percorso di formazione per i volontari Caritas che, nelle Comunità cristiane del Decanato di Monfalcone – Ronchi dei Legionari – Duino si metteranno a servizio degli anziani.
Il percorso di formazione è organizzato dalla Caritas diocesana di Gorizia e fa riferimento al progetto “Si.Fa.Rete”, finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, cui hanno aderito alcuni Ambiti Territoriali, tra cui l’Ambito Carso Isonzo Adriatico.
Il progetto vede come partner le ACLI Friuli Venezia Giulia, le quattro Caritas diocesane regionali, l’associazione di promozione sociale Aulòs e l’Associazione de Banfield odv.
Nel primo incontro di venerdì 27 settembre la dottoressa Cristina Pitassi, responsabile del Centro di Ascolto diocesano di Caritas Udine, rifletterà su “Ascolto e relazione di aiuto a favore dell’anziano fragile”.
Il secondo incontro si terrà venerdì 4 ottobre alle 18 presso la Sala del Bianco in via Zambon 2 a Staranzano, curato dell’equipe degli assistenti sociali dell’Ambito Carso Isonzo Adriatico e avrà come tema “La rete dei servizi a favore dell’anziano fragile”.
Il pecoroso si integrerà con due incontri informativi organizzati dai partner del progetto “Si.Fa.Rete”: mercoledì 9 ottobre, ore 17 presso la Biblioteca Comunale di Monfalcone, si approfondirà la comunicazione con l’anziano fragile, proseguendo mercoledì 16 ottobre presso la Sala del Bianco, sempre alle 17, con un incontro per i caregiver e i volontari su come prendersi cura della persona.
L’ultimo incontro è programmato per venerdì 25 ottobre, ore 18 sempre presso la Sala del Bianco: la dottoressa Pitassi e Silvia Cotula, responsabile Area promozione Caritas Udine, si confronteranno con i volontari sullo stile Caritas nell’approccio con l’anziano e la sua famiglia.

Si.Fa.Rete: progetto regionale a sostegno degli anziani
Si.Fa.Rete è una co-progettazione, nata nel 2022, che ha l’obiettivo di sperimentare buone pratiche per sostenere le persone anziane fragili o a rischio di fragilità. Il progetto è finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia con risorse statali del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali.
In particolare gli obiettivi del progetto sono la prevenzione della fragilità e della non autosufficienza, lo sviluppo delle reti di prossimità nelle comunità per il miglioramento nella qualità della vita delle persone anziane, l’ascolto, l’informazione e l’animazione di comunità per il sostegno delle persone anziane e delle loro famiglie e, infine, la formazione e l’orientamento per caregiver e assistenti familiari.

Anche un percorso per caregiver e familiari
Conoscere, approfondire e riflettere, per poter essere più prossimi e migliorare il sostegno che possiamo donare all’anziano fragile che vive, ad esempio, nella propria famiglia o comunque nella comunità è la finalità di alcuni incontri di formazione, aperti a caregiver, familiari e volontari, che si svolgeranno nei Comuni dell’Ambito territoriale Carso Isonzo Adriatico.
Il primo incontro si è svolto mercoledì 18 settembre a San Canzian d’Isonzo, trattando la normativa e i supporti per l’assistenza della persona anziana.
Mercoledì 25 settembre a Ronchi dei Legionari, presso l’Auditorium in Via Cau de Mezo, si rifletterà sull’invecchiamento sano e patologico.
Il terzo incontro di mercoledì 2 ottobre, ospitato a Fogliano Redipuglia in Sala Civica tratterà di suono, musica e abilità cognitive. Seguirà l’incontro di mercoledì 9 ottobre a Monfalcone, in Biblioteca Comunale, sulla comunicazione con l’anziano fragile. Come prendersi cura della persona per i caregiver, i familiari e i volontari sarà approfondito poi mercoledì 16 ottobre a Staranzano, in Sala del Bianco.
Il Palazzo dei Congressi di Grado ospiterà l’ultimo incontro dal tema: “Pillole di salute: gestire la salute della persona anziana fragile a domicilio”.

(foto Foto A. Feltre/Archivio Sir)


Bangladesh: situazione fuori controllo

Il Bangladesh sta attraversando uno dei più importanti crocevia della propria storia: da giugno il Paese vive profondissime agitazioni sociali, violenze e movimenti di folla che hanno portato alle storiche dimissioni della premier, rifugiatasi in India.
Un movimento di folla, nella capitale Dhaka, così come in moltissime altre aree del Bangladesh, ha rivendicato per settimane una maggior equità nell’attuazione dei diritti e ha portato a uno sconvolgimento socio-politico con pochi precedenti.
Più di 400 persone sono state uccise e diverse migliaia ferite tra il 15 luglio e i primi giorni di agosto. Le forze di sicurezza, per evitare di diventare il bersaglio dei manifestanti e con lo scopo di abbassare la tensione, sono di fatto quasi assenti dalle strade, una situazione che ha lasciato campo libero ai disordini e ai saccheggi.
I danni economici della rivolta si stanno già delineando in tutta la loro gravità: la perdita di proprietà pubbliche e private, i mancati introiti per la sospensione delle attività produttive e generatrici di reddito, il rapido collasso del settore turistico e, in prospettiva, la fuga degli investitori stanno mettendo in ginocchio un Paese con altissima densità demografica e con una larghissima parte di popolazione che vive in situazione di marginalità o povertà estrema e fortemente esposta al cambiamento climatico.
Caritas Bangladesh – attiva e operante nel Paese da oltre 50 anni, una delle organizzazioni maggiormente riconosciute -ha seguito la situazione sin dalle prime fasi. Gli uffici stanno organizzando alloggi, cibo e tutte le necessità necessarie per lo staff e i volontari che non sono potuti tornare alle loro postazioni di lavoro o alle loro residenze dopo i viaggi sul campo e i programmi di risposta alle emergenze sul territorio.
Caritas Italiana da decenni collabora e supporta Caritas Bangladesh in diversi interventi di emergenza (cicloni, inondazioni, accoglienza profughi) e di sviluppo in diverse zone del Paese.
Segue attentamente gli sviluppi della situazione ed esprime tutta la sua solidarietà a chi è direttamente impegnato a trovare soluzioni nell’ottica del bene comune.
Inoltre, da circa un anno, Caritas Bangladesh è gemellata con la Delegazione Caritas del Nordest nell’ambito dei gemellaggi concepiti in occasione del 50° anniversario dell’istituzione di Caritas Italiana.

La vicinanza della Delegazione Caritas Nord Est
“Abbiamo appreso dai giornali internazionali e dall’aggiornamento di Caritas Italiana che la situazione rimane incerta e pericolosa considerando la vulnerabilità del Paese e di un numero davvero importante di persone in estrema povertà. Oltre a questo, in quanto delegazione, possiamo esprimere anche un punto di vista privilegiato grazie all’esperienza del gemellaggio.
Le proteste e le violenze generalizzate in tutto il paese hanno interessato i luoghi visitati durante
il viaggio di delegazione di fine gennaio 2024.
L’idea del gemellaggio parte dalla creazione di uno spazio relazionale, nel quale è possibile vivere un senso di fratellanza fra chiese sorelle. Così com’è stato impressionante sapere che gli uffici visitati a Khulna sono stati colpiti la scorsa primavera da un’alluvione, oggi siamo preoccupati per i direttori e i colleghi di Caritas Bangladesh, interessati dalle violenze ed ora a tratti irreperibili a causa del blocco di internet.
Questo spazio relazionale lo viviamo dunque nella preghiera per le persone incontrate, per quelle Chiese così diverse ma così simili perché luogo di comunione autentica. Siamo in pensiero per i Vescovi di Barishal e di Khulna perché sappiamo quanto sia prezioso il loro operato verso le comunità cristiane ma anche verso le tante emergenze del Paese. Nella preghiera torniamo a respirare l’accoglienza da noi ricevuta e la condivisione del sogno di un altro mondo possibile.
È così che la distanza fra Italia e Bangladesh sarà sempre inferiore rispetto al senso di comunione respirato in quei luoghi, dentro gli slums o nelle celebrazioni eucaristiche alle quali abbiamo partecipato.
Come delegazione, continueremo a seguire gli aggiornamenti di Caritas Italiana e dei colleghi ad oggi presenti in Bangladesh, con un rinnovato desiderio di approfondire e consolidare l’esperienza del gemellaggio intrapresa lo scorso anno”.

(foto www.caritas.it)