“Confini, conflitti e democrazia: ripartire dalla Speranza”
23 Settembre 2024
La Festa di San Michele Arcangelo, patrono di Cervignano del Friuli, proporrà dal 23 al 1° ottobre un ricco programma di eventi con manifestazioni di solidarietà, attività ludiche, momenti di riflessione, appuntamenti culturali e funzioni religiose.
Un momento molto atteso è quello di venerdì 27 alle 20.30 al Teatro Pasolini, “Confini, conflitti e democrazia: ripartire dalla Speranza”, un’intervista a monsignor Enrico Trevisi, vescovo di Trieste, condotta da Andrea Doncovio. Insieme dialogheranno sui temi cruciali dei nostri tempi: confini, conflitti e il futuro della democrazia. Anche se appaiono tematiche impegnative, in realtà sono quelle che stanno cambiando la geopolitica, gli impianti economici e tecnologici e, di conseguenza gli aspetti quotidiani del vivere di interi Paesi. Vanno infatti interpretati i “segni dei tempi”, riconoscendo la presenza di Dio nella realtà attuale, evitando sia il nostalgismo sterile, sia l’accettazione acritica del “nuovo”, discernendo e trattenendo ciò che è veramente significativo.
La Chiesa italiana ha manifestato una profonda preoccupazione per lo stato della democrazia, tanto da dedicare l’edizione 2024 della Settimana Sociale dei Cattolici, tenutasi proprio a Trieste, a questo tema cruciale. La democrazia globale infatti attraversa una profonda crisi. Anche in Occidente, culla di questo sistema, assistiamo al ritorno della guerra come strumento di risoluzione dei conflitti, alla giustificazione del riarmo, alla rinascita di fondamentalismi e all’ascesa di leader politici aggressivi e populisti, incapaci di mediazione.
Altro tema che sarà affrontato sarà quello del Giubileo 2025 dedicato alla speranza. Il Giubileo rimanda a una tradizione millenaria che affonda le radici nell’Antico Testamento. Il Levitico ci ricorda l’importanza del Giubileo come momento di liberazione degli schiavi, di condono dei debiti e di rinnovamento della società intera. Gesù, riprendendo le profezie di Isaia, ha conferito a questo concetto un significato ancora più profondo, collegando la sua persona e missione alla proclamazione dell’”anno di grazia del Signore”. Il Giubileo è dunque un’anticipazione del Regno di Dio, un invito a lottare contro ogni forma di ingiustizia e a costruire un mondo più giusto e fraterno.
Infine, altro momento importante che verrà toccato sarà quello di “Nova Gorica e Gorizia, Capitale europea della cultura 2025”
Il convegno nazionale Caritas ha sottolineato come i confini, un tempo barriere, stiano diventando sempre più zone di incontro e scambio. Grazie al lavoro anche di molti cattolici da una parte e dall’altra del vecchio doloroso confine, l’esperienza di Gorizia e Nova Gorica dimostra come la collaborazione tra persone di buona volontà possa superare divisioni politiche e culturali profonde. Nonostante le cicatrici del passato, la regione ha preservato un’antica tradizione di multiculturalismo. Tuttavia, l’Europa senza frontiere presenta ancora delle contraddizioni: mentre è aperta ai cittadini europei, resta chiusa ai migranti, evidenziando la necessità di un’integrazione più equa e inclusiva.
L.N.
In foto mons. Enrico Trevisi (foto: www.diocesi.trieste.it)
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