La riscoperta di un itinerario di fede e cultura
11 Gennaio 2016
Romea Strata è una iniziativa che è nata da un’idea dell’Ufficio Pellegrinaggi della Diocesi di Vicenza. Abbiamo sentito il direttore don Riamondo Sinibaldi per coglierne il senso complessivo. Cosa rappresenta questo progetto?“Potremo dire che è una riscoperta di un itinerario di fede e cultura. Il pellegrinaggio a piedi è un’attualissima forma di esperienza con forti implicazioni sociali e ampia ricaduta economica sui territori locali. In questo senso La Romea Strata non è solo via dello Spirito, ma anche patrimonio storico-culturale vivo della collettività, da conoscere, promuovere e proteggere”.Si coglie una forte valenza anche educativa del progetto?“Esso offre l’opportunità di educare le giovani generazioni alla cura, all’intelligenza e al rispetto della propria storia e del proprio territorio, nella convinzione che ripercorrere le antiche vie, specie se a piedi, genera forme più appropriate e intense di rapporto con il territorio e con le comunità che lo abitano”.Quali sono gli obiettivi che la Romea Strata permette di perseguire?“Attraverso questa via di pellegrinaggio è possibile riscoprire la fede, la religiosità e la storia delle antiche rotte di pellegrinaggio; camminare su un più vasto e vivo sistema di strade di pellegrinaggio, le nuove “vie della fede”, nutrimento per lo spirito e luoghi d’incontro tra l’uomo e il creato, promuovere la cultura della gratuità del dono e dell’ospitalità che genera contaminazione fruttuosa tra persone e culture diverse”.Da dove nasce il progetto?“L’idea è nata grazie a un convegno di studi svoltosi a Vicenza nel marzo 2013, dedicato a “Le vie di pellegrinaggio per Roma, Santiago e Gerusalemme nel nord-est d’Italia”. Lì sono state poste le basi storiche per lo studio di queste antiche vie e sono stati stabiliti i presupposti metodologici su cui ancorare la Romea Strata”.Quindi il passaggio successivo qual è stato?“La formazione di un gruppo di lavoro in cui sono coinvolti esperti provenienti dai vari territori regionali, ha reso possibile l’individuazione dei più percorsi che sono stati verificati con attenzione, soprattutto ai parametri di sicurezza per il camminatore. Si è proceduto con la rilevazione GPS delle tratte viarie e alla schedatura tramite data base degli elementi d’interesse storico, religioso, artistico e naturalistico presenti sulla via. Inoltre, per rendere la Romea Strata fin da subito percorribile da migliaia di pellegrini, sono state raccolte informazioni sulle possibili accoglienze, quali punti di alloggio e ristoro, e dati relativi ai servizi essenziali, come quelli sanitari e di pubblica utilità”.Romea Strata coinvolge più soggetti“L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il Centro Italiano Studi Compostellani. Il gruppo di lavoro è composto da persone appartenenti a diverse associazioni, esperti dei vari territori regionali e di riscoperta di antiche vie di pellegrinaggio a piedi. Il progetto il Pontificio Consiglio della Cultura e la Conferenza Episcopale del Triveneto hanno dato il loro sostegno al progetto.
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