La storia misteriosa ed affascinante di Cervo Bianco

Giovedì 10 ottobre a Perteole di Ruda, presso la sala riunioni del locale circolo “Acli”, ha avuto luogo la presentazione del libro di Giorgio Milocco “Cervo Bianco – Il principe indiano a Fiumicello, Aquileia e dintorni”. Presentazioni analoghe qualche giorno prima erano state fatte a Fiumicello e Cervignano.
In apertura ha preso brevemente la parola il presidente del circolo Luigi Rendina quindi il relatore della serata il giornalista Nicola Cossar. L’intervento ha esaudito l’interesse dei presenti i quali attratti dal titolo non erano a conoscenza che un secolo fa (1924) oltre al delitto cui fu vittima Giacomo Matteotti è ricordato dai media come l’anno del “Principe indiano in Italia”. E proprio dalla campagna di San Lorenzo di Fiumicello Edgard La Plante, cittadino statunitense, fu chiamato con tanti appellativi: Chief White Elk, Chief, ecc.
Dopo un soggiorno in un albergo triestino da qui iniziò la sua avventura nel Bel Paese.
Subito il suo ingresso aveva dimostrato il proprio interesse al regime fascista di Mussolini e nel contempo proseguito una campagna nel rivendicare i diritti dei pellerossa d’America nei confronti dell’Inghilterra.
Molto dopo la sua comparsa ci si chiede chi fosse in realtà. Grazie ad una crociera con il “Cimarosa” fece visita ai i maggiori porti affacciatosi al mare “nostrum”. Ogni città incontrata rappresentò un bagno di folla che raggiunse numero incredibili.
Ma come in tanti altri casi il suo percorso fu interrotto. Subì una serie di processi: Trieste, Bellinzona e Torino. In questa ultima città fu condannato a cinque anni, sette mesi e quindici giorni di reclusione.
La pena grazie ad una amnistia terminò il 3 giugno 1929. Ritornò negli Stati Uniti dove morì nel 1944. In chiusura l’autore del libro Giorgio Milocco attraverso immagini e spezzoni di un film amatoriale ha chiuso i lavori.